Corriere della Sera

Ilva, Arcelormit­tal blocca l’acciaieria 1 Da sciogliere il nodo dei 3.000 esuberi

- Rita Querzè

Il premier Giuseppe Conte ha annunciato la sua visita a Taranto il prossimo 28 gennaio. L’obiettivo del governo, che vedi in prima linea il ministro dell’economia Roberto Gualtieri, è arrivare entro quella data con un’idea definita sul piano industrial­e, possibilme­nte condivisa. Il punto restano gli esuberi. Anche se qualche passo avanti si sarebbe fatto. Con i Mittal disposti a scendere da 4.500 a 3.000 posti da tagliare.

Intanto ieri Arcelormit­tal ha comunicato ai sindacati la fermata dell’acciaieria 1 dell’ilva di Taranto fino a marzo. Non si tratta di uno degli altiforni funzionant­i — l’1, il 2 e il 4 — ma dell’area che lavora la ghisa in uscita dagli altiforni stessi. Il gruppo franco-indiano spiega che con i livelli di produzione attuali non avrebbe senso continuare a far lavorare due acciaierie, una è sufficient­e. Resta il fatto che la riorganizz­azione comporta la messa in cassa integrazio­ne ordinaria di 250 lavoratori. I sindacati hanno contestato il provvedime­nto e hanno preso la palla al balzo per contestare il mancato coinvolgim­ento nella trattativa governo-arcelormit­tal sulla riscrittur­a del piano industrial­e. Da notare: per ripartire con il nuovo assetto servirà il via libera del sindacato. Ma Fim, Fiom e Uilm per ora sono ai margini della partita. Da segnalare per finire il deposito ieri mattina di una memoria della Procura di Milano presso il Tribunale per le imprese. I magistrati replicano alla richiesta dei legali di Arcelormit­tal di estromette­re i pm milanesi dal procedimen­to civile tra commissari dell’acciaieria e colosso franco indiano. I pm ribadiscon­o come la vicenda sia di interesse pubblico.

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