Venezia, vaporetti e bus elettrici con i fondi della Bei
Vaporetti ibridi e bus elettrici. La svolta verde di Venezia passa anche dai trasporti pubblici in laguna e sulla terra ferma, che coprono una rete di oltre 230 chilometri di rotte navigabili (collegano il centro storico alle isole), più mille chilometri di linee di bus della città metropolitana. L’azienda veneziana della mobilità (Avm) investirà complessivamente 146 milioni di euro per sostituire parte degli autobus, che al momento hanno tutti un motore diesel, e della flotta di vaporetti. L’operazione è finanziata in parte dalla Banca europea per gli investimenti (Bei), che ha messo a disposizione 60 milioni, e da contributi pubblici.
L’investimento prevede l’acquisto di 30 autobus a trazione elettrica con relative infrastrutture di ricarica per il Lido, 178 autobus di ultima generazione a basse emissioni per l’area metropolitana e 27 nuovi vaporetti, di cui 15 con motori ibridi per il Canal Grande. Il progetto prevede inoltre l’ammodernamento di ulteriori 15 vaporetti diesel con l’installazione di motorizzazioni ibride. La sostituzione e l’ammodernamento delle flotte contribuirà a ridurre le emissioni di CO2. La quota di bus con motore diesel scenderà dal 91% al 70% entro il 2023, mentre la percentuale di mezzi che andranno con carburanti alternativi ed elettrici salirà dal 9 al 30% nello stesso periodo. Il finanziamento, che beneficia della garanzia del Fondo europeo per gli investimenti strategici (Feis, pilastro del Piano Juncker), conferma la vocazione verde della Bei, che si sta trasformando in «banca del clima». In media la Bei destina 60 miliardi all’anno in Europa e ora ha intenzione di passare dall’attuale 25% di investimenti destinati alla transizione verde al 50% entro il 2030. Dalla fine del 2021 la Bei non finanzierà più alcun progetto riguardante la produzione di energia da combustibili fossili. La svolta radicale della Bei è strettamente legata al progetto politico della nuova Commissione Ue, che ha l’obiettivo di rendere l’economia europea climaticamente neutra entro il 2050 e che ha target intermedi al 2030 molto sfidanti (taglio del 40% delle emissioni rispetto al 1990). La Bei metterà a disposizione mille miliardi di investimenti sostenibili nei settori dell’ambiente e dell’azione per il clima nel periodo 2021-2030.