Dal Pino vuole una serie A che conquisti nuovi mercati
MILANO «Il nostro calcio deve tornare a essere il più bello e il più visto al mondo» . L’ambizioso obiettivo è di Paolo Dal Pino, eletto lo scorso 8 gennaio presidente della litigiosa Lega di A, e ieri alla guida della prima assemblea sotto la sua gestione. «L’invito alla coesione ha connotato la prima riunione» spiega il manager che già la scorsa settimana ha incontrato i dirigenti di parecchi club fra cui Juventus, Inter, Lazio e Torino. «E presto vedrò gli altri per conoscere strutture, stadi ed esigenze». La sfida per il dirigente che arriva dal mondo delle telecomunicazioni è quella «di trasformare la Lega, già organizzatrice del torneo e detentrice dei diritti tv, in una media company», sfruttando piattaforme alternative per catturare le tendenze delle nuove generazioni. «Con d
Belli e visti
Lega come una media company, dobbiamo tornare a essere belli e visti nel mondo
diverse squadre supportate da proprietà straniere, dobbiamo rendere sempre più internazionale il nostro modello e penetrare nuovi mercati». Disegnando magari i calendari in maniera diversa: i modelli sono Liga e Premier. «Gli altri hanno corso più di noi in questi anni, abbiamo il dovere di accelerare» aggiunge Dal Pino. Il tema scottante? I diritti tv. Dopo aver incontrato Sky, oggi vedrà Dazn e Mediapro e a breve Amazon. «Abbiamo tanti potenziali partner con cui parlare, va sconvolto il meccanismo attuale che è passivo». Al via la revisione dello statuto (sistema elettivo, conflitto d’interesse e paracadute) e l’azione risarcitoria contro il cartello creato da Img, Mp&silva e B4. Sarà Dal Pino (che si riduce il compenso) a sedere al tavolo tecnico della Figc.