«Sonoleventi», il nuovo tg per raggiungere un target giovane
Quante notizie dà il telegiornale? Come le dà? In che misura e in che modo le manipola? Questo è il celebre attacco di un articolo di Umberto Eco del 1972, Il Televisionario. Mi è tornato in mente seguendo in questi giorni Sonoleventi, il nuovo tg del Nove condotto da Peter Gomez (ore 20).
Invece di Sonoleventi sarebbe stato più giusto chiamarlo Sonoilfattoquotidiano, visto che il notiziario appartiene a pieno titolo, anche in termini produttivi, alla Galassia Travaglio. Davvero Gomez vuol raggiungere un target giovane? Siamo sicuri che non si accontenti di raggiungere uno spettatore già convinto? E cosa c’entra questo tg con la programmazione di Nove? Secondo Eco, la prima regola di trattamento suggeriva di commentare «solo ciò che si può o si deve commentare (tutto deve apparire come pura oggettività)». Che è esattamente quello che ha detto Gomez in sede di presentazione: obiettivi e imparziali senza rinunciare a dire la propria opinione.
Ecco, potremmo fermarci qui, per spiegare il forte impianto ideologico di questo tg, che ha esordito lunedì con una lunga intervista al presidente del Consiglio «Giuseppi» Conte. Gomez difende con forza la proposta sulla prescrizione, voluta dal Guardasigilli Alfonso Bonafede; difende il reddito di cittadinanza e si chiama a commentarlo il sociologo Domenico De Masi (mica pizza e fichi!); parla di Bibbiano sottolineando il fatto, con le interviste on the road, che la popolazione si sente abbandonata dal Pd. E se parla della lotta all’inquinamento, chi meglio del ministro Sergio Costa?
Sonoleventi si espone solo quando i 5 Stelle si sono già esposti e quindi le notizie non hanno bisogno di commenti scoperti. L’impianto scenografico, voluto da Duccio Forzano, è di quelli che ti fanno venire il mal di testa per eccesso di ambizione artistica.