Corriere della Sera

Vincono Juve, Inter e Lazio Milan: manca Ibra, solo un pari

Doppietta dell’attaccante, Udinese battuta Eriksen non brilla ma l’inter non si ferma

- Alessandro Bocci

UDINE Lui, sempre lui, il gigante Romelu. Lukaku in trasferta è una sentenza: 12 gol in 11 partite di campionato come nessun altro nei cinque campionati top in Europa. Il belga è il totem dell’inter, che respinge l’assalto della Lazio e si riporta a tre punti dalla Juventus nella notte friulana. Tre punti d’oro dopo tre pareggi consecutiv­i nella settimana che porta al derby. La svolta nel cuore del secondo tempo, dopo un’ora di sofferenza e con lo spettro del quarto pareggio di fila ad affollare i pensieri di Conte. La freddezza di Lukaku, che non segnava dalla notte della Befana a Napoli, e i cambi piegano l’ottima Udinese di Gotti. Conte, nel tentativo di dare una svolta, inserisce Brozovic per Eriksen, ancora lontano dai suoi standard, e Sanchez per l’acerbo Esposito. Ma è il gigante belga a risolvere la questione con due gol in 7’ , prima con un piatto sinistro e poi con un rigore conquistat­o proprio da Sanchez. Quinta doppietta in campionato. Una furia devastante.

L’inter così si scrolla di dosso l’apatia che sembrava volerla affossare e riparte a caccia della Juve. Servirà di più, ma lo scoglio friulano non era banale. Qui con Gotti l’udinese non aveva mai perso. E nel primo tempo rischia di vincere. Sin che tengono Fofana e De Paul, colonne del centrocamp­o, per i nerazzurri è dura. L’inter si presenta alla Dacia Arena senza tre titolari (Handanovic e Brozovic in panchina e Lautaro Martinez squalifica­to). Conte fa esordire dall’inizio Padelli, Moses e Eriksen, il colpo migliore del mercato d’inverno. Il danese si sistema dietro le punte, ma non accende quasi mai la squadra e non aiuta a centrocamp­o. L’udinese è più logica e reattiva, più equilibrat­a e dentro la partita. Ai nerazzurri non funzionano neppure le fasce: Moses spinge abbastanza e da una sua incursione nasce l’unica palla gol del primo tempo sprecata da Vecino, ma viene surclassat­o da Sema nella fase di non possesso. Sull’altra corsia Young, alla terza partita in una settimana, non ha la forza sufficient­e per sostenere l’azione con continuità. Senza contare che per far posto a Eriksen Lukaku si allarga finendo per rimanere troppo spesso ai margini del gioco. Padelli si salva sui tiri di De Paul e Fofana, mentre Young ci mette una pezza sul destro da dentro l’area di Stryger-larsen.

Dopo un’ora vuota Conte toglie Esposito e soprattutt­o Eriksen, troppo molle, rilanciand­o Brozovic con Sanchez. La svolta è improvvisa e energica, favorita dagli errori bianconeri e anche dalla crescita di Barella. L’inter, imbattuta in trasferta, è più solida e Lukaku la esalta. Finito il mercato, comincia la fase chiave della stagione. Da qui in avanti non si può più sbagliare. I contiani sembrano averlo capito.

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 ??  ?? Spietato Romelu Lukaku, 26 anni, ha piegato l’udinese con due reti, portando a 16 il suo bottino personale in serie A (Ipp)
Spietato Romelu Lukaku, 26 anni, ha piegato l’udinese con due reti, portando a 16 il suo bottino personale in serie A (Ipp)

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