Corriere della Sera

Federica e Sofia, ragazze invincibil­i

Sci Nuova impresa azzurra: Brignone prima e Goggia seconda nel Superg

- Di Flavio Vanetti

Federica Brignone e Sofia Goggia. Prima e seconda nel Superg. Sulle montagne di Sochi in Russia — già sede olimpica nel 2014 — e ieri palcosceni­co dell’ennesimo trionfo dello sci italiano. Una doppietta. La quarta di un’annata straordina­ria. Dove l’italia ha ritrovato la valanga rosa.

Paolo De Chiesa, ex della Valanga Azzurra e da tempo commentato­re tv: è una sorpresa l’esplosione delle ragazze azzurre dello sci?

«No. Il gruppo c’era, si sono aggiunti dei tasselli e la fortuna ha aiutato. Ma forse è anche una questione di un ciclo storico felice: abbiamo due fenomeni, la Brignone e la Goggia, un fenomeno potenziale, la Bassino, e una come Elena Curtoni che è diventata una buona outsider».

Volendo ci sarebbe pure Nicol Delago…

«Ma non sa sciare… Intendo: non sa fare una curva che una. È però forte quando può sfruttare il talento da scivolatri­ce. Non basta: se vuole diventare una «star» deve lavorare duro sulla tecnica».

Il superg in Russia ha rilanciato Sofia Goggia.

«Il segnale migliore è un altro: sta risalendo in gigante, che nello sci è la disciplina­matrice. Fin qui in libera non è mai stata la vera Goggia ed è apparsa un po’ arrugginit­a.

Ma quando recuperi da un infortunio, non trovi mai un’autostrada».

Diceva della Bassino «quasi» fenomeno.

«Nella velocità pura non può competere con Brignone e Goggia, ma ha finalmente messo a punto la forza della mente. Per lei immagino più una competitiv­ità a pelle di leopardo: l’importante è che sfondi in gigante e faccia bene in superg e nelle combinate».

E ora la regina della nostra annata: Federica Brignone.

«Mi impression­a la concretezz­a che ha trovato. Prima faceva pieghe da Motogp, alla Valentino Rossi. Ora è più tranquilla e regala serenità anche a chi lo segue. Nel vederla ero sempre teso e pronto a saltare sulla sedia; oggi, invece, so che non farà cavolate, anche se poi può sbagliare come nel superg di Bansko. È leader in tre specialità, se non porta a casa almeno un trofeo…».

C’è chi sogna il sorpasso alla Shiffrin nella classifica assoluta.

«Al momento è impossibil­e. Mikaela ha avuto battute a vuoto e ha saltato pure delle gare: eppure comanda con uno scarto comodo. Ha uno zoccolo duro: tra slalom e gigante non vince meno di 7-8 volte in una stagione; Federica, per spodestarl­a, dovrebbe fare altrettant­o nelle sue specialità e crescere ancora in slalom».

Presto ritoccherà il primato di vittorie in Coppa del Mondo di Deborah Compagnoni.

«Però Deborah, con i tre ori olimpici e i successi mondiali, secondo me rimarrà la numero uno: non solo, ha vinto di meno in Coppa perché ha avuto seri infortuni e ha poi abbandonat­o il superg. Lei è come Tomba, difficilme­nte Federica uguaglierà o batterà il suo palmarès. Felice, peraltro, di sbagliarmi».

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Sofia Goggia (27 anni) e Federica Brignone (29 anni) con il team italiano festeggian­o dopo la vittoria nel Superg di Sochi
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(Afp) Competizio­ne Sofia Goggia, 27 anni, e Federica Brignone, 29

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