Il Klimt rubato dal museo Ci sono tre indagati
Ci sono tre indagati sulla vicenda del «Ritratto di Signora», capolavoro modernista del pittore austriaco Gustav Klimt, ritrovato il 10 dicembre alla Galleria Ricci Oddi di Piacenza: ovvero lo stesso museo dove il quadro — il cui valore è giudicato inestimabile — sparì dopo un clamoroso furto avvenuto il 22 febbraio 1997. L’identità delle tre persone raggiunte dall’avviso di garanzia emesso dalla pm di Piacenza Ornella Chicca non è nota. Due sono indagati per ricettazione e uno per il furto. Nei giorni scorsi gli investigatori hanno effettuato una perquisizione in una casa, sequestrando anche diversa documentazione finita nel fascicolo d’indagine. A metà gennaio due uomini di 67 anni, entrambi pess gatt (come in Emilia chiamano i vecchi malavitosi di un certo spicco), si erano «autoaccusati» del furto e anche della restituzione. «Abbiamo fatto in modo che il quadro ritornasse a Piacenza, un regalo alla nostra città» avevano scritto in una lettera inviata al quotidiano cittadino «Libertà» che l’ha pubblicata. Negli stessi giorni i due erano stati condannati dalla Cassazione (uno a sette anni e l’altro quattro anni e otto mesi) per una serie di circa 40 furti commessi in Emilia e Lombardia tra il 2013 e il 2014. Non è escluso che l’invio della lettera fosse un tentativo — palesemente fallito — di chiedere clemenza in vista della sentenza della Suprema Corte. Fatto sta che nei giorni successivi entrambi sono stati interrogati dal team di investigatori, composto da carabinieri e squadra mobile, che indaga sulla vicenda del Klimt.