«Junior Cally in gara, il brano di Sanremo non è violento»
E alla fine parlò. Dopo giorni di polemiche da una parte e silenzi dall’altra, l’amministratore delegato della Rai Fabrizio Salini ha preso carta e penna per esprimere la sua posizione sui «passi indietro» e sulla violenza (ammissibile o meno) nei testi delle canzoni.
«Violenza, sessismo e misoginia» restano «inaccettabili» e sarebbero stati «immediata ragione di non ammissione» per Junior Cally tra i
Big a Sanremo. «Ma la canzone in gara non si presta a queste contestazioni», scrive l’ad in risposta alle proteste di un gruppo di deputate Pd. «Ci siamo interrogati su come affrontare il problema, mettendo insieme il Regolamento della competizione e valutazioni di altro tipo: abbiamo pensato che il nostro dovere fosse tenere la valutazione delle proposte artistiche entro il perimetro della competizione canora di quest’anno». Salini parla anche della famigerata conferenza stampa di presentazione del Festival in cui Amadeus si soffermò troppo sulle qualità estetiche piuttosto che professionali delle 10 donne con lui sul palco: «un errore», legato a una «frase inappropriata» del conduttore che tuttavia «ha chiarito cosa intendesse dire, scusandosi con tutte le donne». Un episodio che non può però far dimenticare «ciò che la Rai sta facendo in tutta la sua programmazione, per veicolare una corretta rappresentazione dell’immagine delle donne e della doverosa promozione della parità». Lo stesso Amadeus, sottolinea Salini, «ben prima dell’incidente che lo ha visto involontario protagonista, ha voluto che sul palco trovasse posto la denuncia della violenza contro le donne». E infatti a parlarne ci sarà Rula Jebreal, ospite (con Diletta Leotta) della serata inaugurale.
Intanto il cast si completa di un nuovo ingresso: tra gli ospiti musicali ci sarà (mercoledì) anche Zucchero.