Corriere della Sera

Juve, punti al veleno

Due rigori di Ronaldo, De Ligt arrotonda La Fiorentina se la prende con l’arbitro

- DAL NOSTRO INVIATO Paolo Tomaselli

TORINO I rigori dell’inverno sono un vecchio ricordo. I rigori per la Juve decidono la sfida con la Fiorentina e riaccendon­o polemiche che anche nell’era della Var non vanno mai in pensione: il presidente Commisso, ex cuore bianconero, esce «disgustato» dallo Stadium perché il penalty del 2-0, a 10’ dalla fine, chiude la partita. Bentancur entra lanciato in area, Ceccherini gli taglia la strada per andare sul pallone, aiutandosi anche con un braccio, e l’uruguaiano già in equilibrio precario stramazza al suolo: l’arbitro Pasqua, che già si era perso un intervento sospetto di Igor su Ronaldo, indica il dischetto, poi va a rivedere l’azione al monitor e non cambia idea. Cristiano non cambia rispetto al primo rigore, assegnato per un tocco netto col braccio di

Pezzella sul tiro di Pjanic, e batte ancora Dragowski: per lui è la 9ª partita di fila a segno (come Trezeguet) e i gol con la Juve sono 50 in 70 partite. Non male, per uno che mercoledì compie 35 anni.

La frustrazio­ne viola deriva da un risultato fin troppo severo: la squadra di Iachini riesce a tenere la partita aperta, anche grazie a una gran parata di Dragowski su Higuain poco prima dell’episodio incriminat­o. Sulla vittoria della Juve, arrotondat­a oltre il 90’ da una irruzione di testa di De Ligt, ci sono comunque meno ombre di quanto faccia pensare il concitato dopo partita: «Non ho nulla da replicare a

Commisso — dice Sarri — il risultato è la logica conseguenz­a dei numeri espressi in campo: abbiamo avuto il 70% di possesso palla, giocando in area 58 palloni contro 11». I gol arrivano in ogni caso tutti da calcio piazzato, anche perché la Fiorentina, senza leader come Caceres, Milenkovic e Castrovill­i, si difende molto bassa. Senza dimenticar­e che prima dell’1-0, l’occasione più grossa capita sul tacco di Chiesa, che mette a dura prova la reattività di Szczesny.

La bilancia che interessa davvero a Sarri — oltre a quella del vantaggio sull’inter e sulla Lazio che resta immutato — è comunque quella tra le tante tipologie di Juve che ormai si vedono. La risposta dopo la contro-prestazion­e di Napoli è abbastanza incoraggia­nte. Sia dal punto di vista mentale, sia per lo svolgiment­o tattico, ammesso che le due cose non siano collegate: si rivede, dopo lo show contro la Roma, il tridente Costa-higuain-ronaldo, necessario per allargare la Fiorentina. Che questo — con il materiale a disposizio­ne — sia il tipo di gioco prediletto da Sarri, rispetto a quello col trequartis­ta, sembra evidente. Non a caso dopo Kulusevski arriverà a giugno anche un esterno come Orsolini del Bologna. «Ma se devo lasciare fuori Dybala vado a letto bestemmian­do…» dice l’allenatore. Non diventerà un peccato settimanal­e, ma capiterà ancora. State buoni, se potete.

 ?? (Getty Images) ?? Doppietta Cristiano Ronaldo, 34 anni, trasforma due rigori contro la Fiorentina e porta il bottino personale a quota 19 gol in campionato
(Getty Images) Doppietta Cristiano Ronaldo, 34 anni, trasforma due rigori contro la Fiorentina e porta il bottino personale a quota 19 gol in campionato

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