Fede vince il superg e insegue il sogno della Coppa
Nel nome della rosa. Come Rosa Khutor, montagna della Russia che occhieggia al Mar Nero, già sede olimpica nel 2014 e adesso luogo dell’ennesimo trionfo dell’italia dello sci. E rosa come la nuova Valanga prodotta e consolidata dalle nostre ragazze: vince Federica Brignone, seconda è Sofia Goggia. E la prima detta il titolo: «Vado forte perché mi rimetto sempre in discussione». Nel superg arriva la quarta doppietta italiana di un’annata straordinaria, arricchita dal tris di Bansko una settimana fa. Siamo al podio complessivo numero 27: 20 sono delle ragazze, che hanno firmato 7 delle 9 vittorie. Però è un risultato che va al di là dei numeri e del verdetto della gara. Infatti, ha anche il senso della rivincita su entrambi i fronti.
La Brignone, che una settimana fa avrebbe trionfato pure nel superg in Bulgaria se non avesse centrato una porta in vista del traguardo, si è riscattata ed è passata al comando, dopo essere già leader del gigante e della combinata, pure nella classifica di questa specialità. La Goggia, invece, ha scacciato le nubi che si erano addensate dopo la caduta e la botta alla tibia destra nella prima libera di Bansko. Ha corso con un tutore, nei primi due intertempi era vicina alla compagna, nel terzo l’ha addirittura scavalcata ma nel finale non è stata impeccabile. A St. Moritz, a metà dello scorso dicembre, aveva sconfitto Federica per un centesimo; stavolta le parti si sono rovesciate (con scarto più abbondante, 2 decimi, e con il giusto omaggio: «Fede merita i complimenti»), ma Sofia è ugualmente contenta. Ed è perfino sorpresa: «Se sali sul podio in una gara nella quale forse nemmeno saresti stata al via, non puoi non essere felice. Tiro fuori il meglio di me quando sono con le spalle al muro».