Mazda2: è più sostenibile con il sistema «mild hybrid»
Un piccolo motore elettrico a sostegno del 1.5 a benzina. Risultato: giù le emissioni di CO2 e il consumo
Buona per la città, ma anche per le vacanze e... in più non fa pagare la multa a chi la costruisce. Si chiama Mazda 2 Skyactive-g, ha subito un face lift per renderla più attraente ed è anche omologata ibrida (con i vantaggi connessi). Insomma una compatta (è lunga 4,07 metri) tuttofare che unisce doti di comfort e consumo contenuto a un prezzo nemmeno tanto feroce.
La gamma della Mazda 2 versione 2020 è semplice: un motore 1.5 quattro cilindri aspirato a benzina in due versioni, 75 cv (la possono guidare anche i neopatentati) e 90. Tre gli allestimenti: la Evolve costa 17.800 euro ed è comune sia alla 75 cv che alla 90; l’intermedia Exceed costa 19.900 euro, la Exclusive, al vertice (ha anche l’interno in pelle) sale a 22.550. La Exceed e la Exclusive montano il 90 cv. In ogni caso in febbraio ci sarà su tutte un’offerta lancio.
Non c’è la Diesel. Tutte hanno il cambio manuale a 6 marce e i fari a led. I sistemi di sicurezza, di aiuto alla guida e di infotainment allineati allo stato dell’arte sono disponibili di serie o a pagamento.
La Mazda 2 è un’auto mild hybrid: il piccolo motore elettrico da 0,012 kwh (sostituisce l’alternatore) dà un aiuto al 4 cilindri sia aggiungendo un po’ di spinta quando serve sia alimentando i «servizi», alleggerendolo così da funzioni che non siano quelle della trazione. Migliora l’efficienza e come risultato si ha un contenimento sensibile del consumo di carburante (le emissioni di CO2 sono di 94 grammi/km: siamo sotto il limite sanzionato dalla Ue). L’energia che muove il motorino elettrico arriva da un supercondensatore (non una batteria), che si carica quando si frena e fornisce energia appena ce n’è bisogno. Una soluzione complessa e costosa, ma, a detta dei tecnici Mazda, duttile ed efficiente.
Più facile capire il complicato funzionamento di questa ibrida quando ci si mette al volante. L’abbiamo guidata sulla grande strada costiera che da Atene va a capo Sunio, ambiente meraviglioso, molto californiano, in una Grecia linda e ordinata che pare aver rimarginato le ferite lasciate dalla devastante crisi economica del recente passato. Dopo aver acceso il motore, che si sente appena, si inserisce la prima e via, come su qualunque altra macchina. Insomma, differenze sostanziali non ce ne sono, se non il fatto che questa Mazda ha marce lunghe e quindi si viaggia a 100 km/h a meno di 2.000 giri. Il sistema ibrido in questo caso aiuta ad equilibrare la coppia per cui, se non si ha fretta (altrimenti si deve scalare la marcia), si riprende in sesta anche quando il contagiri indica sì e no 1.500 giri. Inoltre il cambio è leggero e preciso e anche in questo caso il motorino elettrico dà una mano e rende le operazioni più semplici.
Conclusioni. La Mazda 2 non è una sportiva (anche se l’aspetto e la grande tenuta di strada lo suggerirebbero), però consuma poco: alla fine della nostra prova il computer di bordo segnava circa 17 km con un litro. Il portafogli e l’ambiente ringraziano.