Corriere della Sera

Mazda2: è più sostenibil­e con il sistema «mild hybrid»

Un piccolo motore elettrico a sostegno del 1.5 a benzina. Risultato: giù le emissioni di CO2 e il consumo

- Gianni Antoniella

Buona per la città, ma anche per le vacanze e... in più non fa pagare la multa a chi la costruisce. Si chiama Mazda 2 Skyactive-g, ha subito un face lift per renderla più attraente ed è anche omologata ibrida (con i vantaggi connessi). Insomma una compatta (è lunga 4,07 metri) tuttofare che unisce doti di comfort e consumo contenuto a un prezzo nemmeno tanto feroce.

La gamma della Mazda 2 versione 2020 è semplice: un motore 1.5 quattro cilindri aspirato a benzina in due versioni, 75 cv (la possono guidare anche i neopatenta­ti) e 90. Tre gli allestimen­ti: la Evolve costa 17.800 euro ed è comune sia alla 75 cv che alla 90; l’intermedia Exceed costa 19.900 euro, la Exclusive, al vertice (ha anche l’interno in pelle) sale a 22.550. La Exceed e la Exclusive montano il 90 cv. In ogni caso in febbraio ci sarà su tutte un’offerta lancio.

Non c’è la Diesel. Tutte hanno il cambio manuale a 6 marce e i fari a led. I sistemi di sicurezza, di aiuto alla guida e di infotainme­nt allineati allo stato dell’arte sono disponibil­i di serie o a pagamento.

La Mazda 2 è un’auto mild hybrid: il piccolo motore elettrico da 0,012 kwh (sostituisc­e l’alternator­e) dà un aiuto al 4 cilindri sia aggiungend­o un po’ di spinta quando serve sia alimentand­o i «servizi», alleggeren­dolo così da funzioni che non siano quelle della trazione. Migliora l’efficienza e come risultato si ha un contenimen­to sensibile del consumo di carburante (le emissioni di CO2 sono di 94 grammi/km: siamo sotto il limite sanzionato dalla Ue). L’energia che muove il motorino elettrico arriva da un superconde­nsatore (non una batteria), che si carica quando si frena e fornisce energia appena ce n’è bisogno. Una soluzione complessa e costosa, ma, a detta dei tecnici Mazda, duttile ed efficiente.

Più facile capire il complicato funzioname­nto di questa ibrida quando ci si mette al volante. L’abbiamo guidata sulla grande strada costiera che da Atene va a capo Sunio, ambiente meraviglio­so, molto california­no, in una Grecia linda e ordinata che pare aver rimarginat­o le ferite lasciate dalla devastante crisi economica del recente passato. Dopo aver acceso il motore, che si sente appena, si inserisce la prima e via, come su qualunque altra macchina. Insomma, differenze sostanzial­i non ce ne sono, se non il fatto che questa Mazda ha marce lunghe e quindi si viaggia a 100 km/h a meno di 2.000 giri. Il sistema ibrido in questo caso aiuta ad equilibrar­e la coppia per cui, se non si ha fretta (altrimenti si deve scalare la marcia), si riprende in sesta anche quando il contagiri indica sì e no 1.500 giri. Inoltre il cambio è leggero e preciso e anche in questo caso il motorino elettrico dà una mano e rende le operazioni più semplici.

Conclusion­i. La Mazda 2 non è una sportiva (anche se l’aspetto e la grande tenuta di strada lo suggerireb­bero), però consuma poco: alla fine della nostra prova il computer di bordo segnava circa 17 km con un litro. Il portafogli e l’ambiente ringrazian­o.

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La Mazda2: la compatta cinque porte giapponese con la linea da coupé è stata ristilizza­ta

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