Il cordoglio di Mattarella «Fare luce, la sicurezza è un diritto»
Tutto il mondo politico parla con una voce sola, e si stringe attorno alle famiglie delle vittime dell’incidente ferroviario accaduto ieri mattina nel Lodigiano che è costato la vita a due ferrovieri e che ha provocato decine di feriti. Ma la richiesta che sale, anche questa unanime, è che sull’incidente al Frecciarossa sia fatta piena luce, ed è la stessa che arriva dai sindacati di settore che hanno proclamato per oggi uno sciopero di due ore. Il primo a parlare di «due nuove vittime sul lavoro», una piaga sociale, è il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che si augura che venga fatta «presto piena luce sulla dinamica del grave incidente, per garantire il diritto dei cittadini alla sicurezza nei trasporti». E lo stesso invito arriva dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte: prima in un tweet: «La morte di due macchinisti nel deragliamento del Frecciarossa vicino a Lodi è una tragedia su cui è necessario fare chiarezza. Esprimo il mio cordoglio alle famiglie delle vittime e vicinanza ai feriti. Il mio ringraziamento va alla macchina dei soccorsi». Poi, in un intervento al Senato dove tutta l’aula si è stretta in un minuto di silenzio: «La sicurezza nei trasporti e delle nostre infrastrutture in generale è un diritto dei cittadini che lo Stato deve garantire e che per il mio governo rappresenta la massima priorità». Ma tutto il mondo politico è colpito. Il leader del Pd Nicola Zingaretti parla di «una notizia terribile», Giorgia Meloni per FDI chiede «chiarezza al più presto», Matteo Salvini invita tutti a «fare una preghiera» per le vittime e aggiunge «una richiesta pressante: chi ha sbagliato paghi», Luigi Di Maio per il M5S e Matteo Renzi per Italia viva ringraziano i soccorritori, il presidente della Lombardia Attilio Fontana definisce «incredibile e inspiegabile» l’accaduto ma aggiunge che «nella disgrazia, poteva essere una tragedia molto, molto più grave». Un invito a non trasformare questa tragedia in un passo indietro arriva dal presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia: «Un incidente è un elemento di emergenza ma questo non significa che l’alta velocità non sia strategica per il Paese».