Il prefetto di Lodi: «Scenario apocalittico, per fortuna c’erano pochi passeggeri»
Marcello Cardona: importante la presenza del governo, segno di una collaborazione chiara e trasparente
«Uno scenario apocalittico, che poteva avere conseguenze ancora più gravi. Il sistema dei soccorsi è stato esemplare». Il prefetto di Lodi Marcello Cardona è stato sul luogo della tragedia per gran parte della giornata, ieri, a coordinare le attività e mantenere costanti contatti con il governo, ed è sicuramente la persona che ha la più chiara visione d’insieme di quanto accaduto.
Prefetto Marcello Cardona, a caldo aveva detto che non è stata una carneficina solo perché il treno era quasi vuoto di passeggeri. A mente fredda conferma quella prima impressione?
«La dinamica dei fatti e lo scenario apocalittico che ci siamo trovati davanti indicano che è accaduto un incidente gravissimo. Un Frecciarossa che per 500 metri corre senza controllo, scivola sulle carrozze, sbatte contro strutture di cemento armato è un fatto eccezionale. Se invece di una persona nella prima carrozza ce ne fossero state 50, o se invece di due sulla seconda carrozza ce ne fossero state 60, poteva accadere una tragedia ancora più grande. Ma non dimentichiamo che la perdita di due vite ha lo stesso impatto e deve produrre la stessa riflessione su quanto accaduto».
I soccorsi sono stati tempestivi?
«Da prefetto posso certificare che i soccorsi sono stati giusti, nei tempi e nei modi. C’è stata una rapidità d’intervento e un complesso sistema di operazioni che è stato messo in atto in modo perfetto.
Nessuno dei feriti ha avuto aggravamenti della situazione clinica per ritardi, anzi l’intervento immediato di soccorritori, vigili del fuoco, forze dell’ordine, Protezione civile e personale delle ferrovie ha creato una condizione positiva per l’evolversi degli eventi, con un’azione efficace e molto importante».
Sembrano emergere delle ombre relative ai lavori di manutenzione che erano in corso sul tratto dove si è verificato l’incidente.
«Dopo 40 anni al servizio della sicurezza del Paese, sono convinto che occorra grande prudenza. Le manutenzioni vengono fatte sempre, poi il dettaglio di quello che è stato eseguito o meno rientra nella sfera della polizia giudiziaria e delle indagini. Il procuratore di Lodi ha già attivato tutte le procedure per capire cosa sia accaduto. Prima di alimentare dubbi su temi di carattere generale è bene allontanarsi dal particolare dell’evento, e avere una visione più distaccata».
Da questore di Milano ha vissuto il deragliamento di Pioltello, da prefetto di Lodi questa tragedia. C’è un tema di sicurezza dell’infrastruttura ferroviaria del Paese?
«Sulla nostra rete viaggiano ogni giorno milioni di persone, e non da ieri. È vero, abbiamo registrato la tragedia di Pioltello e oggi questa, ma la nostra rete è ben controllata.
Lo verifico costantemente nei tavoli di coordinamento in Prefettura, in un territorio come il Lodigiano che è attraversato dalle più importanti vie di comunicazione stradali e ferroviarie. Quello che è successo oggi è diverso. Io ho un’idea personale, e sono certo che non emergeranno disfunzioni della sicurezza in senso generale. Tutto è sempre migliorabile, ma oggi non è all’ordine del giorno un tema di carattere generale sulla sicurezza ferroviaria. Questo incidente va catalogato e studiato, dal punto di vista giudiziario in primis, in modo a sé stante».
Oggi istituzioni e autorità sono state molto presenti. È la politica che arriva sempre dopo le tragedie?
«Non direi proprio. È stata una presenza effettiva e concreta. Io sono rimasto favorevolmente colpito, nella tragedia, dalla presenza anche fisica del governo. Il ministro dell’interno Lamorgese fin dalla prima mattina ha voluto essere tenuta al corrente su tutto, costantemente. Ho visto il ministro delle Infrastrutture De Micheli arrivare commossa e determinata, soprattutto
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La risposta efficace La dedizione dei soccorritori ci consegna l’idea di un Paese capace di dare risposte efficaci
nel chiarire che pretende da tutti una collaborazione piena e trasparente per far luce sulla tragedia. Sono stato chiamato più volte dal ministro della Difesa, il lodigiano Guerini, che era molto turbato e ha voluto essere sempre informato. La presenza del governo è stata una presenza vera, effettiva. Questo si associa a una professionalità e una dedizione esemplare di tutte le persone coinvolte nei soccorsi e nelle indagini. Dalla giovane pm che ha assunto il caso ai soccorritori volontari impegnati fin dalle prime ore del giorno, tutto questo ci consegna l’idea di un Paese capace di dare risposte importanti ed efficaci in eventi tragici come questo».