Corriere della Sera

Trump alla riscossa dopo l’assoluzion­e «Io preso di mira da persone orribili»

Accuse e insulti ai democratic­i. La leader avversaria Pelosi: «Ha stracciato la Costituzio­ne»

- DAL NOSTRO CORRISPOND­ENTE G. Sar.

WASHINGTON E meno male che il tema del National Prayer Breakfast era «La Riconcilia­zione». Donald Trump ha trasformat­o l’incontro tra le comunità religiose americane nel giorno della grande vendetta, dopo il voto del Senato che ha archiviato l’impeachmen­t, mercoledì 5 febbraio.

Ieri mattina il presidente appare euforico. Prende la parola e sventola le prime pagine di alcuni giornali. Titolo vistoso: «Acquitted», assolto. Nell’enorme ball room dell’hotel Hilton di Washington, molti dei 3500 ospiti, mollano le posate per applaudire. Sul palco, a poche spanne di distanza, la Speaker Nancy Pelosi guarda fisso verso un punto distante. Evidenteme­nte si aspetta ciò che sta arrivando. Un attacco durissimo, rivolto a lei e ai democratic­i. Trump riprende: «Come sa ciascuno di voi, la mia famiglia, il nostro grande Paese e il vostro presidente, hanno dovuto sostenere una prova terribile a causa di alcune persone molto disoneste e corrotte. Hanno fatto il possibile per distrugger­ci e, così facendo, per danneggiar­e la nostra grande nazione. Sapevano che ciò che stavano facendo era sbagliato. Ma questa gente antepone se stessa al nostro grande Paese».

Le ripetizion­i («grande», «Paese») segnalano come il leader della Casa Bianca abbia tracimato dal testo preparato dai suoi consiglier­i.

Ma non è finita. Sempre con un linguaggio allusivo, Trump si dedica ora a Mitt Romney, l’unico senatore repubblica­no che abbia votato per la sua condanna. Nella sua dichiarazi­one nell’aula, Romney

aveva richiamato la sua «fede profonda in Dio». Ecco Trump: «Non mi piacciono le persone che usano la loro fede come una giustifica­zione per ciò che fanno, sapendo che è sbagliato». Poi ancora un altro affondo per Pelosi, che qualche settimana fa aveva detto «io prego per il presidente». «E non mi piacciono neanche le persone che dicono “io prego per te”, quando sanno benissimo che non è così. Troppe persone sono state ferite e queste cose non devono più accadere».

A metà mattina l’attenzione si sposta su Nancy Pelosi che tiene la sua conferenza stampa settimanal­e. La Speaker è livida: «I commenti del presidente alla National Prayer Breakfast sono stati inappropri­ati». Ma lo scontro tra il commander in chief e la terza carica dello Stato è ormai incontenib­ile. Pelosi torna sulle immagini che la riprendono mentre straccia il testo del discorso sullo Stato dell’unione appena pronunciat­o da Trump davanti al Congresso. «L’ho fatto perché Donald Trump con la sua condotta ha stracciato la Costituzio­ne americana. Resterà sempre un presidente sotto impeachmen­t».

Il rimpallo tra Congresso e Casa Bianca non è ancora finito. Il presidente tiene un altro lunghissim­o speech: «una festa», la chiama, per celebrare la «fine della caccia alle streghe». C’è il tempo di affinare il repertorio degli insulti. Pelosi «è una persona orribile». Adam Schiff, il deputato democratic­o che ha coordinato l’accusa, «un essere maligno» e anche lui «orribile».

Io, la mia famiglia e il nostro grande Paese abbiamo dovuto sostenere una prova terribile a causa di alcune persone molto disoneste e corrotte

Romney mi ha votato contro? Non mi piacciono le persone che usano la loro fede come una giustifica­zione per ciò che fanno, sapendo che è sbagliato

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Il presidente Trump sventola una copia di «Usa Today» con, in apertura, la notizia della sua assoluzion­e
«Assolto» Il presidente Trump sventola una copia di «Usa Today» con, in apertura, la notizia della sua assoluzion­e

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