Ilva, Arcelor e i commissari: un rinvio per trattare
C’è bisogno di altro tempo, quello speso fino ad ora in interminabili trattative tra i commissari dell’ Ilva in amministrazione straordinaria e Arcelormittal non è stato sufficiente a trovare un accordo sul futuro del più importante stabilimento siderurgico europeo. Ed allora stamattina gli avvocati delle parti chiederanno al giudice di Milano Claudio Marangoni un nuovo rinvio dell’udienza in cui si dovrebbe discutere il ricorso cautelare urgente presentato da Ilva dopo che il gruppo francoindiano ha chiesto al tribunale la rescissione del contratto con il quale si era assunta la gestione dello stabilimento di Taranto. Sarebbe il terzo rinvio dopo quello del 27 novembre e del 20 dicembre scorsi. Per chi vede il bicchiere mezzo vuoto, potrebbe essere una notizia non del tutto positiva: settimane di incontri tra avvocati e consulenti delle due parti non sono bastati per riuscire a trovare la quadra, e questo potrebbe costringere il governo ad aumentare le concessioni ad Arcelormittal da inserire nell’addendum al contratto; per chi, al contrario, vede il bicchiere mezzo pieno, il fatto che si tratti ancora dimostra inequivocabilmente che l’interesse di tutti è quello di chiudere un percorso che è stata oltremodo accidentato. L’accordo, dicono fonti di ambo le parti, potrebbe arrivare in un paio di settimane.