Corte americana vieta l’uso di domini web con il nome «Uffizi»
Per la prima volta in assoluto un tribunale — la Corte federale dell’arizona — ha vietato l’uso da parte di terzi dei domini uffizi.com, uffizi.net, uffizigallery.com, uffizigallery.net, uffizigallery.org e altri simili. Per il museo fiorentino si tratta di «una storica vittoria giudiziaria delle Gallerie degli Uffizi contro il bagarinaggio online». Sono siti finora sfruttati per vendere biglietti del museo a prezzi maggiorati, usando indebitamente il nome Uffizi per ingannare i visitatori. Ora potranno essere usati solo dagli Uffizi, unico titolare e presente in Rete col sito ufficiale uffizi.it. «Vittoria storica non solo per Uffizi, per il Mibact e per i beni culturali, ma anche per la dignità dei cittadini onesti», ha detto il direttore Eike Schmidt, che parla di «colpo devastante contro i vampiri della Rete». Al centro della battaglia legale, la disputa tra il museo fiorentino e la società Boxnic Anstalt che per giustificare l’indebito utilizzo del nome aveva sostenuto che «uffizi» non fosse termine riferito alla Galleria ma semplicemente la versione antiquata del vocabolo «uffici». La Corte ha giudicato la società colpevole di cybersquatting (occupazione abusiva di spazio informatico), violazione e sfruttamento del marchio identitario e commerciale e concorrenza sleale. (d. t. )
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