Il fiuto di Olsen, lo 007 danese che scoprì Zlatan ed Eriksen
Talent scout dell’ajax per la Scandinavia, 77 anni e nessuna intenzione di smettere. «Non sbaglia un colpo»
Dicono che John Steen Olsen non sbagli un colpo. «Gli basta uno sguardo per capire se un ragazzino ha la stoffa per fare il calciatore o no, ma la sua forza è proprio questa, che non si accontenta mai della prima o della seconda impressione, infatti torna più e più volte, perché vuole essere sicuro di non sbagliare» raccontava qualche tempo fa un dirigente dell’ajax. Il signor Olsen è danese ma con i Lancieri di Amsterdam lavora da venticinque anni. Durante i quali ha fatto loro guadagnare un mucchio di quattrini, scovando talenti in tutta la Scandinavia. Il derby di stasera è un po’ anche il suo: è stato lui a portare nel grande calcio Zlatan Ibrahimovic e Christian Eriksen.
Era il 2001, il ventenne Zlatan giocava ancora nel Malmoe, la squadra della sua città, quando mister Olsen iniziò a marcarlo strettissimo. Non si perdeva una sua partita, nonostante il talento fosse chiarissimo. «C’era un tizio, un danese, John Steen Olsen si chiamava. Era così tanto tempo che mi teneva d’occhio per l’ajax che avevo cominciato a salutarlo» racconta Zlatan nella sua autobiografia. L’ajax lo comprò per 8 milioni, tre anni dopo ne incassò 16 quando lo svedese passò alla Juventus. Il colpo Eriksen è del 2008, Christian aveva 16 anni e giocava nell’odense. Olsen lo portò nelle giovanili dell’ajax per un milione di euro. Un affarone, un prezzo da discount, visto che nel 2013 è stato venduto al Tottenham per 15 volte tanto. L’ultimo talento scovato è l’attaccante danese Kasper Dolberg, classe 1997, comprato a 17 anni per 200 mila euro dal Silkeborg e rivenduto al Nizza nell’estate 2019 per 20 milioni di euro.
Settantasette anni, capelli bianchi, sempre in movimento e sempre sorridente, il signor John Steen è una leggenda in tutti i Paesi scandinavi. Ha anche un paio di soprannomi: «Lo 007 di Copenaghen»,
«Nonno Talento». Ex difensore dai modi spicci, ha giocato prima nella sua Danimarca e poi dal 1969 in Olanda, col Feyenoord. Quindi è diventato osservatore in Scandinavia per conto dell’ajax.
Partito come collaboratore, grazie al suo eccezionale fiuto ha scalato le gerarchie del club fino a diventare socio onorario nel 2017. «No grazie, preferirei continuare a lavorare» ha risposto ai dirigenti dell’ajax quando di recente gli hanno chiesto se avesse intenzione di andare in pensione. Non ci pensa neanche, il signor John Steen.