Sardine, lite con i 5 Stelle: la loro piazza è strumentale
Sarà la scelta del Movimento 5 Stelle di tornare in piazza sabato prossimo. Sarà che il luogo prescelto è lo stesso (piazza Santi Apostoli a Roma) solo 24 ore prima del nuovo flash mob indetto dal movimento nato a Bologna nel novembre scorso. Tra le Sardine e i pentastellati scoppia la guerra delle piazze. Per il portavoce Mattia Santori la manifestazione dei 5 Stelle contro i vitalizi è «strumentale» e non c’entra «nulla con l’agenda di governo». Piccata la replica del sottosegretario M5S Manlio Di Stefano: «Dopo aver posato con i Benetton, difenderanno le pensioni d’oro? Sono il vuoto che avanza».
La concorrenza di piazza si fa sentire e probabilmente influisce anche il fatto che le Sardine hanno iniziato a entrare nelle sedi delle istituzioni, portando le loro istanze sul terreno politico-partitico. Ieri l’incontro con il ministro per il Sud Giuseppe Provenzano, oggi con il collega agli Affari regionali Francesco Boccia, e a brevissimo con lo stesso premier Giuseppe Conte. «Abbiamo scambiato idee, ho raccolto le loro opinioni. Non ho dato risposte — ha spiegato su Facebook Provenzano — , quelle le darò con la mia attività e con quella di tutto il governo, e con il Piano Sud che presto presenteremo con il presidente Giuseppe Conte». A Provenzano la delegazione delle Sardine, guidata da Mattia Santori con quattro rappresentanti delle regioni del Sud, ha sottoposto alcune riflessioni sul Mezzogiorno (contrasto alle mafie, istruzione, dissesto idrogeologico, infrastrutture, ambiente, salute e lavoro) e un paio di proposte concrete: istituire una sorta di Erasmus per universitari fra Nord e Sud («perché un napoletano non può farsi 6 mesi al Politecnico di Torino?») e organizzare un vertice dell’unione Europea a Taranto per «spiegare cos’è questo Green New Deal».