Lagarde: crescita, la politica monetaria non basta
La presidente Bce: i governi facciano la loro parte. Powell: i rischi? Cina e attacchi informatici
La presidente della Bce, Christine Lagarde, ha richiamato i governi a intervenire sulla bassa crescita perché la politica monetaria espansiva da sola non basta e alla lunga aumenta i «rischi collaterali sui redditi dei risparmiatori, sulla valutazione degli attivi, sull’assunzione di rischi e sui prezzi degli immobili». Intervenendo per la prima volta nella plenaria dell’europarlamento di Strasburgo, ha comunque respinto le critiche di eurodeputati delle opposizioni rivendicando che le «misure non convenzionali» della Bce hanno «sostenuto la crescita, generando più posti di lavoro e salari più elevati».
Lagarde ha detto che «la politica monetaria non può e non dovrebbe essere l’unico gioco in città» perché «più a lungo rimangono in vigore le misure accomodanti, maggiore è il rischio che gli effetti collaterali diventino più pronunciati». Per questo, in aggiunta a bassi tassi d’interesse, acquisti di titoli e vasta liquidità per le banche, «le politiche di bilancio e strutturali (dei governi, ndr), devono fare la loro parte» affinché «possano stimolare la crescita della produttività e aumentarne il potenziale, sostenendo in tal modo l’efficacia delle nostre misure». Lagarde ha chiarito che «lo slancio della crescita della zona euro è rallentato dall’inizio del 2018, soprattutto a causa di incertezze globali e commercio internazionale più debole» portando a un «indebolimento della pressione sui prezzi e a un’inflazione distante dal nostro obiettivo» (vicino, ma sotto, al 2%). Aspettative scaturiscono dagli investimenti per il clima perché «il Green Deal e le iniziative nazionali potrebbero contribuire a una crescita più forte e sostenibile».
Lagarde ha sottolineato la necessità per la Bce di «prepararci ai cambiamenti climatici» perché «influiscono sul contesto in cui operano le banche centrali». Ai governi ha sollecitato poi il completamento dell’unione economica e monetaria. Per la numero uno della Bce servono soprattutto «lo schema comune di assicurazione dei depositi, una vera Unione del mercato dei capitali, che convogli gli investimenti, e una funzione stabilizzatrice, che difenda dagli choc».
Come già qualche giorno fa la stessa Lagarde, ieri anche il presidente della Fed, Jerome Powell, ha lanciato l’allarme sui rischi per l’economia per la diffusione del coronavirus e per i cyber-attacchi.