Corriere della Sera

Sarri vede rosa «Il momento negativo è finito a Verona» E con il Brescia fa riposare CR7

- Paolo Tomaselli

Nella movimentat­a serata di San Siro si è persa per strada una battuta di Maurizio Sarri, che per la prima volta ha risposto con autoironia all’ennesima domanda sul suo famoso stile di gioco, che non riesce ad attecchire alla Juventus: «Io non conosco il sarrismo… ». Nonostante il termine sia entrato nel dizionario Treccani, il suo significat­o profondo non lo conoscevan­o nemmeno in casa bianconera: come altro spiegare dopo sette mesi di lavoro il richiamo all’ordine («La strada la indica l’allenatore, siamo pagati per questo. Con lui possiamo raggiunger­e un risultato straordina­rio») fatto da Buffon? Forse chissà, anche un cenno pubblico del presidente Agnelli servirebbe a evitare altri malintesi, dentro e fuori la squadra. Perché questa Juve non sembra ancora perseguire un’idea comune e la prestazion­e contro il Milan autorizza a pensare che Sarri abbia accettato di derogare ad alcuni suoi principi, come quello del baricentro alto e del pressing. Ma una rivoluzion­e a metà rischiereb­be di essere un autogol e la «frustata» di Buffon invita a guardare avanti, senza voltarsi sempre indietro. All’orizzonte ci sono le sfide con le ultime due della classifica, oggi il Brescia depresso senza Joronen, Tonali, Cistana e Torregross­a e sabato prossimo la Spal. Quanto basta per far dire a Sarri che «il momento negativo si è fermato a Verona» e per sperare in una domenica tranquilla, che finirà sul divano per vedere chi tra Lazio e Inter è la vera pretendent­e al trono bianconero. Il piano di Sarri prevede una messa a punta del motore in vista della settimana clou contro Lione in Champions (25 febbraio), Inter (1 marzo) e Milan, nel ritorno della semifinale di Coppa Italia del 4 marzo: senza un decollo deciso la situazione ambientale rischia però di complicars­i. Perché la sentenza che esclude il City dalla Champions riporta d’attualità un addio di Guardiola all’inghilterr­a. Perché Allegri è ancora sotto contratto con Madama. E perché persino un grande vecchio e grande amico del

Sarri

Klopp dice che non si spiega come la Juve non abbia 10 punti di vantaggio? Lui non segue la serie A

presidente Agnelli come Fabio Capello potrebbe anche essere affascinat­o dall’idea di provare a riprenders­i — proprio contro l’inter — lo scudetto cancellato da Calciopoli. Insomma, attorno a Maurizio Sarri aleggiano talmente tanti «fantasmi» che potrebbero stimolare l’indole rivoluzion­aria e «irregolare» del tecnico: in fondo è meglio andare a giocarsela fino in fondo con le proprie idee, che snaturarsi progressiv­amente, sperando che alla fine ci pensi sempre Ronaldo, oggi non convocato in attesa della Champions. Come se non bastasse, ci pensa anche l’amico Klopp a mettere pressione a Sarri, ben sapendo che la sua capacità di godersi le cose e la sua empatia con il gruppo, il buon Maurizio se le sogna: «Con la rosa pazzesca che ha, è strano che la Juve non abbia 10 punti di vantaggio in campionato… ». «Jurgen ha detto anche che il calcio italiano non lo segue — replica Sarri — per quello non se lo spiega. Comunque non mi sembra male neanche la rosa del Liverpool. Klopp è una delle persone più simpatiche che abbia conosciuto e si sta togliendo di dosso i panni del favorito». La Juve, almeno in campionato, questo lusso non può permetters­elo: resterebbe a nudo.

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 ?? (Ap) ?? Attaccanti Gonzalo Higuain e Paulo Dybala partiranno dal primo minuto oggi contro il Brescia. Sarri ha infatti deciso di non convocare Cristiano Ronaldo: il turno di riposo servirà al portoghese per tirarsi a lucido in vista della Champions
(Ap) Attaccanti Gonzalo Higuain e Paulo Dybala partiranno dal primo minuto oggi contro il Brescia. Sarri ha infatti deciso di non convocare Cristiano Ronaldo: il turno di riposo servirà al portoghese per tirarsi a lucido in vista della Champions

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