Nave bloccata, pronto il ritorno di 22 italiani
Ventidue italiani ancora sulla Diamond Princess saranno sbarcati e rimpatriati. Sulla nave da crociera ormeggiata in un porto giapponese alla fine rimarranno in dodici. Fra loro il comandante Gennaro Arma. Con i suoi più stretti collaboratori.
Alla fine rimarranno in dodici. Fra loro il comandante Gennaro Arma. Con i suoi più stretti collaboratori. Altri 22 italiani a bordo della nave da crociera Diamond Princess, all’ormeggio da tre settimane in un molo del porto giapponese di Yokohama, saranno invece rimpatriati d’urgenza giovedì con un volo dell’aeronautica militare che partirà forse già domani sera da Pratica di Mare. Fra loro ci sono i dieci turisti che stavano partecipando con altri 3.700 passeggeri alla crociera nell’oceano Pacifico, insieme con una dozzina di membri dell’equipaggio, fra inservienti e altro personale, di nazionalità italiana. In totale l’equipaggio è composto da 1.100 operatori di varie nazionalità.
Sul Boeing Kc 767 A del 14° Stormo, già protagonista di due operazioni di recupero di connazionali in Cina – la prima il 5 febbraio scorso di 56 persone, la seconda tre giorni fa del 17enne di Grado, entrambe a Wuhan, epicentro dell’epidemia di coronavirus -, troveranno posto anche altri 35 passeggeri di varie nazionalità, quasi tutti europei. Il ministero degli Esteri, insieme con quello della Difesa e della Salute, di concerto con il commissario straordinario per l’emergenza Angelo Borrelli, hanno messo a punto l’operazione. Impegnato ancora il personale sanitario dell’aeronautica, tenendo comunque presente che finora c’è solo un italiano positivo al virus, ma già si trova negli Usa, dove risiede con la moglie americana, dopo essere stato trasferito ieri con voli dell’air Force e ora in quarantena con altri 14 connazionali, tutti anch’essi positivi al Covid-19.
Si tratta di una corsa contro il tempo perché con il passare dei giorni, anzi delle ore, il numero dei contagiati sulla nave da crociera americana aumenta. Adesso sono 454, ma sono destinati ad aumentare, anche perché rimanere in isolamento sulla nave appare molto complicato. Molti Paesi hanno deciso quindi di organizzare evacuazioni per riportare in patria i propri cittadini. Comunque resteranno tutti in quarantena.
Oltre agli Usa, analoghe operazioni sono in programma per Israele, Australia, Canada, Corea del Sud, Taiwan e Hong Kong. Rispetto ai precedenti rimpatri, questa volta l’aeronautica organizzerà il trasferimento in pullman isolati degli italiani dalla nave all’aeroporto di Yokohama. Quindi l’arrivo a Roma, e la quarantena, se sarà giudicata necessaria, forse proprio a Pratica di Mare. Alla città militare della Cecchignola, infatti, quella dei 55 presenti attualmente dovrebbe concludersi sabato.