Corriere della Sera

Tassista picchiato a fine corsa. «Urlavo e nessuno mi aiutava»

Roma, aggredito da clienti ubriachi e poi derubato dell’auto. Identifica­to e arrestato un 25enne

- Valeria Costantini

ROMA «Cinque anni fa un cliente mi ha puntato un coltello alla gola e mi ha derubato. Ma l’altra notte è stato peggio, sembrava un incubo infinito e nessuno mi aiutava». Ha urlato per 40 minuti Andrea P., tassista romano aggredito e rapinato all’alba di lunedì a Montespacc­ato, periferia ovest della Capitale. Ha gridato talmente tanto a lungo per chiedere aiuto che la sua voce è ancora roca mentre racconta la violenza vissuta poche ore prima.

Una corsa presa a inizio turno, poco prima delle 6: quattro ragazzi alterati dall’alcol, tre ecuadoregn­i e un’italiana. Dalla Casilina a via Gattinara, 50 euro in totale, ma «arrivati a destinazio­ne iniziano a litigare per il pagamento, provano anche a rifilarmi la tessera della metro spacciando­la per una carta bancomat», dice ripercorre­ndo quei drammatici minuti il 46enne Andrea, abituato ai passeggeri ubriachi dopo vent’anni di turni nelle strade della movida romana.

I soldi i ragazzi non li hanno e il tassista chiama la polizia. La tensione sale, intanto la passeggera italiana decide di salire a casa per prendere dei soldi e pagare in contanti. «Uno degli stranieri però non vuole scendere dal mio taxi e mi da due cazzotti in faccia», ricorda ancora il conducente dell’auto bianca, picchiato ripetutame­nte dal 25enne ecuadoregn­o, che poi gli ha rubato la macchina e nella fuga è andato a sbattere contro un muro.

Andrea P. è dolorante, terrorizza­to, preoccupat­o: l’auto l’aveva comprata a gennaio, è l’unico mezzo di sostentame­nto per la famiglia. Le sue urla hanno svegliato il quartiere, i residenti dai balconi hanno ripreso la scena. «Tentavo di bloccarlo, poi ha messo una mano in tasca, ho temuto avesse una pistola. La cosa peggiore è che nessuna delle auto di passaggio si è fermata per aiutarmi», denuncia il tassista. Alcuni passanti alla fine lo hanno soccorso e hanno bloccato l’ecuadoregn­o, poi arrestato dalla polizia per rapina, interruzio­ne di pubblico servizio e resistenza a pubblico ufficiale. Andrea P. ha un occhio pesto e diverse lesioni «ma a mio figlio dirò che sono caduto, sennò si spaventa», dice. La sindaca Virginia Raggi gli ha espresso solidariet­à, i sindacati ricordano invece le condizioni in cui lavora la categoria: «Da anni chiediamo telecamere e sistemi anti rapina, ma veniamo puntualmen­te ignorati», accusa Alessandro Genovese dall’ugl Taxi.

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Un frame del video dell’aggression­e
Montespacc­ato Un frame del video dell’aggression­e

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