Parte Itabus, la sfida dei pullman a Flixbus
Investimento made in Italy di 200 milioni, mille posti di lavoro. Il Politecnico: mercato in crescita
C’è un nuovo business all’attenzione degli investitori: le autolinee a lunga percorrenza. La crisi ha modificato le relazioni tra i territori e intensificato la mobilità delle persone. Il successo dell’alta velocità ne è un indicatore, ma secondo uno studio del Politecnico di Milano qualcosa del genere interesserà in Italia anche gli autobus di lunga distanza. Da qui l’ingresso di nuovi operatori come Flavio Cattaneo che può vantare un’ampia esperienza in campo ferroviario (Italo). La società si chiamerà Itabus e attiverà il servizio entro l’estate 2020, intanto sta definendo l’acquisto di 300 autobus in tre anni dalla tedesca Man, che assicurerà anche la manutenzione. Accanto a Cattaneo nella compagine entreranno le famiglie Montezemolo, Punzo, Seragnoli e Donati. L’azionariato sarà interamente italiano, investimento previsto 200 milioni, sede a Roma e per le assunzioni saranno privilegiati i trentenni del bacino Centronord. A regime i nuovi posti di lavoro saranno 800-1.000.
Nella lunga percorrenza accanto a una galassia di operatori locali c’è un leader di mercato, la tedesca Flixbus che opera con un sistema misto di operatori locali collegati con una piattaforma digitale. Itabus invece punterà su autobus propri per marcare la differenza. Del resto è proprio la concorrenza la leva per far crescere la domanda (come nell’alta velocità) attivando un’utenza ampia composta da giovani studenti, lavoratori fuori sede, viaggiatori anziani e famiglie. Nel 2019 il servizio prenotazioni di Flixbus ha interessato 10 milioni di passeggeri con un incremento del 50% sul 2018. Il trend non è solo italiano così oltre all’espansione dei tedeschi si registra l’ingresso di Blablacar in Ouibus, con l’obiettivo di integrare il carpooling e creare un marchio continentale.
Inizialmente il trasporto su autobus a lunga percorrenza era vissuto sui giovani e su una formula low cost, lo studio del Polimi sottolinea come si stia aprendo però anche l’utenza della fascia 25-44 anni che presenta una maggiore disponibilità a pagare a fronte di performance più elevate.
Stabile la quota dei viaggiatori over 44 che vale un terzo del mercato. Le donne sono nettamente superiori agli uomini. Dal punto di vista territoriale il mercato più interessante è quello del Sud con direttrice principale i viaggi diretti verso il Nord, anche se la rotta più frequentata collega il Lazio alla Calabria. È interessante però notare come cresca il mercato interno al Nord nonostante la concorrenza del treno. Infine le percorrenze: i viaggi tra i 200 e i 400 chilometri guidano le vendite con il 20%, ma la tendenza dei viaggiatori è a ricercare anche le soluzioni sopra i 600 chilometri. Stabili, infine, i collegamenti a lunga percorrenza con gli scali aeroportuali (spiccano quelli con Orio al Serio). Con l’arrivo di Itabus la competizione si intensificherà e se oggi si gioca principalmente sul prezzo è probabile che il modello di business cambi e anche per questo motivo Itabus gioca la carta degli autobus di proprietà.