Corriere della Sera

«Ora fase nuova. Chiudere prima? Era inutile»

- (Ansa) Lorenzo Salvia

«Cosa succederà adesso? È possibile che i numeri del contagio rimangano questi. Ma è probabile che salgano ancora». Pierpaolo Sileri è viceminist­ro della Salute e medico di profession­e. Era a bordo dei due aerei che hanno riportato a casa gli italiani da Wuhan, la città cinese da dove è partito il contagio.

Dopo questi nuovi casi dobbiamo preoccupar­ci?

«La situazione è cambiata. Finora avevamo solo casi importati e contenuti. Adesso abbiamo un contagio secondario, cioè avvenuto sul territorio nazionale. Era ragionevol­e pensare che sarebbe potuto accadere. Ma è chiaro che siamo entrati in una fase diversa».

Adesso il ministero della Salute ha disposto la quarantena obbligator­ia per chi rientra dalla Cina. È una scelta che andava fatta prima?

«Con il senno di poi sono bravi tutti. I numeri ci hanno dimostrato che in quel momento la scelta giusta da fare era un’altra».

E quale?

«Chiudere i voli diretti con la Cina, una misura che non è stata presa da altri Paesi europei e per la quale siamo stati anche criticati. E controllar­e tutte le persone che rientravan­o con i termoscann­er».

Quindi secondo lei non è stato un errore?

«No, non è stato un errore».

Ma ci sono altre misure che verranno prese nelle prossime ore?

«A livello nazionale per il momento non credo. Siamo in una fase di management del contagio secondario che era già stata messa in conto, come dimostrano le misure che sono state prese per quanto riguarda il focolaio in Lombardia».

Matteo Salvini dice che il presidente del Consiglio si dovrebbe dimettere perché non sa difendere gli italiani.

«Non scherziamo. In un momento difficile come questo serve unità, condivisio­ne. Serve, soprattutt­o, far parlare gli scienziati. Il virus non ha confini, è un nemico che non vedi. Se ci dividiamo pure tra noi, non andiamo da nessuna parte».

Senta viceminist­ro, negli ultimi giorni lei è stato due volte in Cina. Ha mai avuto paura di prendere il coronaviru­s?

«Sinceramen­te?».

Sinceramen­te.

«No. Il rischio del contagio è vicino allo zero. Non zero, ma vicino alla zero. Io faccio il medico e so che anche per un semplice prelievo hai a che fare con 40 agenti patogeni. Ma se segui i protocolli e le regole, puoi stare tranquillo».

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Chi è Pierpaolo Sileri, 47 anni, è viceminist­ro della Salute

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