Le sfide di Rocco
La polemica contro gli arbitri è solo il primo passo Commisso vuole cambiare il sistema calcio e punta all’alleanza con le altre proprietà straniere
FIRENZE «Ho spiegato al sindaco Nardella che non posso impiegare dieci anni a fare il nuovo stadio e ai tifosi che entro cinque voglio vincere qualcosa», ha raccontato Rocco Commisso la notte scorsa a New York, davanti alla platea della Columbia University. Il presidente della Fiorentina seguirà alla tv il derby americano con il Milan, stasera rivale e domani potenziale alleato. Il rapporto con Paul Singer, proprietario del fondo Elliott che gestisce i rossoneri, è forte, come quello tra Joe Barone e Ivan Gazidis, i rispettivi numeri due.
Mister Rocco ha avuto un impatto forte a Firenze. Sorride spesso e non si sottrae ai selfie «ma non sono un ricco scemo venuto in Italia a buttare via i soldi». La polemica con gli arbitri, dopo la Juventus, è solo un assaggio. La Fiorentina americana ha uno spirito battagliero e vuole entrare a fondo dentro il calcio italiano. Sette mesi sono stati sufficienti per capire cosa non funziona e quali sono i terreni della sfida.
Si parte dalla Lega. Sinora i viola hanno parlato poco alle riunioni e si sono astenuti durante l’elezione del presidente Dal Pino. Da qui in avanti non sarà più così. L’obiettivo è sparigliare l’ordine costituito e cercare alleanze funzionali alla crescita della Confindustria del pallone. «La serie A come l’nba», lo slogan da mettere in pratica attraverso un progetto di sviluppo associato a (un’invocata) maggiore equità. Una specie di rivoluzione di sistema, che in passato aveva provato a avviare Diego Della Valle e sappiamo tutti come è andata a finire. Ma i tempi sono cambiati e la Fiorentina è convinta che ci siano margini per tentare la strada del cambiamento. Con il Milan l’intesa è stretta e con le altre proprietà straniere è cominciato il dialogo. C’è curiosità per capire se ci possono essere punti d’intesa con Claudio Lotito. Intanto sarà ripresentata la proposta di aprire un ufficio a New York ed è nata l’idea di una convention, stile americano, a inizio stagione, divisa per settori aperta a tutta l’area professionistica. Si lavorerà anche per migliorare il dialogo con il Coni e intensificare quello con la Federazione. Ai viola e a molti altri club preme risolvere la dirompente crisi arbitrale, che è stata oggetto dell’incontro riservato a Coverciano tra Commisso, Barone e Gravina, il numero uno di via Allegri. La Fiorentina ha chiesto alla Figc di inquadrare meglio la figura dei procuratori-mediatori, che portano via soldi dal
d Ho spiegato al sindaco Nardella che non posso impiegare 10 anni per fare il nuovo stadio
d Voglio vincere entro cinque anni, ma non sono un ricco scemo venuto a buttare soldi
sistema e di fare pressione sul governo per avere una legge più snella sugli stadi.
Lo stadio è il vero cruccio della nuova proprietà. La Sovrintendenza ha bloccato l’idea di abbattere e rifare le curve del Franchi, bocciando di fatto la ristrutturazione dell’impianto di Campo di Marte che era la prima idea degli americani. Ora la Fiorentina è molto perplessa (eufemismo) sul partecipare al bando per l’acquisto dell’area Mercafir, che scade il 7 aprile e non tanto per il costo (22 milioni) quanto per una serie di spese aggiuntive che fareb
bero più che raddoppiare la cifra complessiva: 9 milioni per demolizioni e smaltimento, altri 11,5 per le opere di urbanizzazione, altri 2 per l’imposta di registro e altri 6 per contributi di costruzione. Sarebbe un investimento da 50 milioni senza avere nessuna certezza che poi lo stadio si farà. Così Commisso prende in considerazione l’area di Campi Bisenzio nella città metropolitana. Uno schiaffo per il Comune di Firenze.
Ai tifosi però interessa soprattutto la squadra. Anche sotto questo aspetto c’è l’intenzione di cambiare passo. Il mercato invernale, con 80 milioni spesi, ha dato la scossa. In estate serviranno almeno due titolari pesanti. Intanto è stato ricostruito il rapporto con i Chiesa, padre e figlio. Federico, entro la fine di marzo, potrebbe allungare l’impegno con i viola sino al 2024. Il sogno è una Fiorentina incentrata sulle sue tre giovani stelle: Castrovilli, Vlahovic e Chiesa. Ma quest’ultimo ha ricevuto una promessa. Se a giugno chiederà di essere ceduto, Rocco lo accontenterà. Dove? Non alla Juve...