Corriere della Sera

La Juve vuole crescere, Spal prova generale di Champions

Rientra Ronaldo, Bernardesc­hi potrebbe tornare nel tridente. Sarri: «Stiamo migliorand­o»

- Paolo Tomaselli

A Ferrara la Juve ha fatto un punto in due partite, ma la Spal affidata ora a Gigi Di Biagio non è più quella rampante degli ultimi due anni ed è ultima in classifica. Certo, rampante non è nemmeno la Juventus delle ultime tre settimane e la Champions ormai incombe, con le sue folli velocità: urge un netto cambio di passo, perché tra mercoledì a Lione e domenica allo Stadium contro l’inter, la squadra di Sarri va incontro al primo grande snodo della stagione.

«Ci interessa solo della Spal — sottolinea l’allenatore — e la sensazione è che arriviamo in crescita dopo un periodo più complicato». Pensare a una partita per volta non è solo uno slogan, ma una necessità: le sconfitte di Napoli e Verona hanno rallentato la marcia in campionato e anche se la Juve è sempre prima, Lazio e Inter sono incollate. Senza contare che Pjanic e Higuain sono rimasti a Torino, per recuperare dai rispettivi acciacchi, e Khedira non è ancora pronto.

Oltre al ritorno di Ronaldo dopo il pit stop con il Brescia, la notizia del giorno potrebbe essere il rientro di Bernardesc­hi nel tridente, dopo i timidi esperiment­i da mezzala e le faticose esibizioni da trequartis­ta. Considerat­o che Ramsey è tornato a fare la mezzala e Cuadrado l’esterno d’attacco, la sensazione è duplice: che si sia perso del tempo e soprattutt­o che i diretti interessat­i (e quindi la squadra) siano più a loro agio così. Si perde tempo, secondo Sarri, anche a parlare di sarrismo sì-sarrismo no: «L’ho detto a giugno che mi sarei adattato alle caratteris­tiche dei giocatori. Quanto stravolge la mia idea di gioco? Assolutame­nte zero, la filosofia calcistica è la stessa, ma ci sono giocatori che fanno la differenza, che per caratteris­tiche sono giocatori individual­isti che non vanno toccati».

In dubbio fino all’ultimo la presenza di Chiellini al centro della difesa: il difensore, tornato in campo nel finale contro il Brescia, scalpita per accumulare minuti nelle gambe dopo cinque mesi e mezzo di assenza, ma la cautela è altrettant­o necessaria. Anche se questa Juve sembra avere bisogno di una dose massiccia di «chiellinis­mo».

Sarrismo? «Ho detto subito che mi sarei adattato alle caratteris­tiche dei miei giocatori»

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(Getty Images) Colloquio Cristiano Ronaldo e Maurizio Sarri

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