Corriere della Sera

Paziente zero? Non è più lui

Il padre: il pensiero di mio figlio ora va all’amico cresciuto in questa via. Quest’ultimo, il paziente uno, è grave. I suoi genitori portati in ospedale

- di Giusi Fasano

Negativo ai test. Non ha mai avuto il virus il presunto «paziente zero», l’amico del 38enne di Codogno.

CASTIGLION­E D’ADDA Se il paziente zero fosse stato lui si sarebbero spiegate tante cose. Suo cognato risultato positivo al test, per esempio. L’amico con il quale è andato a cena, infettato e ora ricoverato in condizioni molto gravi. Il legame evidente con la Cina, dalla quale era tornato il 21 di gennaio. E poi l’epicentro del virus individuat­o nell’area del Lodigiano dove ha vissuto da quando è rientrato in Italia.

Se il paziente zero fosse stato lui, appunto, ogni casella si sarebbe incastrata nel puzzle. E invece no. Tutto da cancellare. L’uomo che fino a ieri sera è stato il paziente zero, in realtà non lo è per niente. Non è lui il punto di partenza del coronaviru­s. Quell’ipotesi era un abbaglio, hanno fatto sapere dall’istituto Superiore di Sanità. Lui, che ha 41 anni, non ha sviluppato gli anticorpi quindi non ha contratto l’infezione. Perciò non stava bene perché asintomati­co e non era negativo al test perché guarito. Sempliceme­nte era (ed è) sano, e non è stato lui a veicolare il virus in Lombardia.

Non sapere chi è il paziente zero ovviamente complica tutto dal punto di vista della diffusione del contagio. Ma a casa sua, nel piccolo centro del Lodigiano dove vivono i suoi genitori, la notizia ha sciolto la tensione. «Non può capire quanto sono felice di sapere che lui non c’entra niente» dice suo padre annunciand­o che «forse già domani (oggi, ndr) potrebbe rientrare a casa. Nel giro di due giorni siamo passati dalla più cupa preoccupaz­ione a questo sollievo. Quando ha saputo di essere il presunto paziente zero e prima che lo portassero via con l’ambulanza, non voleva nemmeno più che ci avvicinass­imo. Diceva: statemi lontani che magari infetto anche voi. Si sentiva in colpa con noi e con il suo amico che ora sta male». E il cognato risultato positivo al test? «Il marito di mia figlia viaggia spesso per lavoro in tutt’italia. Ha il virus ma al momento sta bene. Chissà dove se l’è preso... Sta bene anche mia figlia che è risultata negativa al test. E comunque da quando mio figlio è rientrato dalla Cina, un mese fa, non ha mai incontrato suo cognato quindi non poteva in ogni caso essere lui ad averlo contagiato. Il pensiero di mio figlio e il nostro adesso va al suo amico...» .

L’amico è il «paziente uno», l’uomo di 38 anni a partire dal quale si è diffuso l’allarme per il coronaviru­s. Lui e l’ormai ex paziente zero sono amici da quand’erano bambini. I loro genitori hanno casa nella stessa viuzza, venti metri gli uni dagli altri. Hanno passato insieme l’infanzia, paziente

Sano Non è lui il punto di partenza del contagio, non ha mai contratto l’infezione

Il cognato «Da quando mio figlio è rientrato non ha mai incontrato il cognato, che è positivo»

zero e paziente uno. Ma poi, da adulti, le loro esistenze sono diventate punti lontanissi­mi.

La vita del paziente uno è rimasta nel Lodigiano: si è sposato, aspetta un bambino e sua moglie, incinta all’ottavo mese, è positiva al coronaviru­s ma le sue condizioni non sono preoccupan­ti. Mentre lui è molto grave e ieri è stato trasferito dall’ospedale di Codogno al San Matteo di Pavia.

L’ex paziente zero, invece, sette anni fa si è trasferito in Cina e torna in Italia soltanto pochi giorni all’anno. Quando rientra, fra i suoi impegni c’è sempre al primo posto vedere gli amici, passare assieme a loro qualche serata. Ed è una di quelle serate che ha creato l’equivoco: la moglie del paziente uno si è ricordata che suo marito aveva cenato con un amico manager arrivato dalla Cina ed è partito il caso .

Ieri pomeriggio il padre del paziente uno aveva la febbre e per accertare l’eventuale positività al test è stato portato via in ambulanza assieme a sua moglie. Pochi metri più in là l’altro padre, quello del paziente zero, si è affacciato un minuto al balcone. Era il suo vecchio amico quello che vedeva salire sull’ambulanza .

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La stazione di Codogno senza viaggiator­i: in seguito a un’ordinanza della Regione Lombardia i treni non effettuano la fermata
Deserta La stazione di Codogno senza viaggiator­i: in seguito a un’ordinanza della Regione Lombardia i treni non effettuano la fermata
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