Una cintura per isolare il virus
Non si potrà uscire da 11 Comuni focolaio. Seconda vittima, i contagiati in Italia ora sono 76. Atenei chiusi al Nord
Posti di blocco attorno ai paesi del contagio per impedire ai residenti di uscire. Corridoi «sterili» per le derrate alimentari. Due vittime e 76 contagiati.
L’hanno trovata esanime nella sua villetta di Casalpusterlengo, nel Lodigiano. Un tampone fatto dopo il decesso ha rivelato il contagio e dunque è Giovanna Carminati la seconda vittima italiana del coronavirus, dopo il caso del pensionato di Vo’ Euganeo, nel Padovano. Carminati era passata dall’ospedale di Codogno (Lodi), dove è stato individuato il focolaio più virulento dell’epidemia. Il coronavirus si sta infatti propagando rapidamente in Italia, che ora svetta in Europa come nazione più colpita (quinta al mondo): 76 al momento i contagiati, la maggior parte in Lombardia (54) e Veneto (17). E due le vittime.
Nel Pavese si sono ammalati due medici di Pieve Porto Morone, piccolo centro al confine con la provincia di Piacenza. Si tratta di marito e moglie, due dottori, lui medico di base a Pieve e Chignolo, lei pediatra dalle parti di Codogno. E sempre in Lombardia si registrano i primi casi a Milano. Un paziente 78enne di Sesto San Giovanni ricoverato da una settimana all’ospedale
Mascherine Due donne camminano per le strade di Codogno (Lodi), con la mascherina sul volto San Raffaele e un abitante di Mediglia, a Sud del capoluogo.
L’altro focolaio è in Veneto, nell’area dei colli Euganei, epicentro Vo’. Dei 17 contagiati nella regione solo 4 sono al di fuori della provincia di Padova: un pensionato di 67 anni di Mira (Venezia), un medico e due infermieri di Dolo. In Emilia, a Piacenza, sono tre i pazienti risultati positivi al coronavirus, legati a Codogno. Fra questi c’è l’operatore dell’ospedale che prese in carico il 38enne lodigiano considerato il «paziente 1». Poi una donna di 82 anni di Cologno e un anziano di Maleo, sempre nel Lodigiano. E primo contagio anche in Piemonte: un quarantenne di Torino, ora ricoverato all’ospedale Amedeo di Savoia, che fa il pendolare per ragioni di lavoro con Cesano Boscone, hinterland di Milano, dove sarebbe entrato in contatto con due colleghi, a loro volta risultati positivi al coronavirus.
Fin qui, i nuovi contagiati. Poi ci sono le misure da coprifuoco prese dalle amministrazioni per cercare di arginare l’epidemia. Su indicazione del Ministero della Salute, gli abitanti dei dieci comuni del Basso Lodigiano sono stati invitati a non uscire di casa. Chiuse anche le stazioni dei treni, le scuole e le chiese, oltre agli esercizi commerciali e ai negozi, tranne quelli di generi alimentari e le farmacie. Stessa situazione Vo’. Infine le Università: in Lombardia tutto sospeso da lunedì prossimo al 29 febbraio, e così pure a Ferrara.
E mentre l’infezione dilaga, da Roma rimbalza una bella notizia: il primo paziente cinese ricoverato allo Spallanzani è guarito e la moglie sembra fuori pericolo. Il presidente Mattarella si appella ai cittadini, chiede unità e plaude a medici e infermieri, eroi in prima linea.