Corriere della Sera

8 L’INFEZIONE COLPISCE SEMPRE IN MODO GRAVE?

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«Purtroppo no. Può sembrare un paradosso ma la gravità della malattia sarebbe un ottimo sistema per selezionar­e i pazienti, invece moltissimi sviluppano la malattia in modo blando, come ad esempio in ragazzo rientrato da Whuan e già guarito, e questo rende molto difficile l’identifica­zione dei pazienti» precisa Massimo Andreoni, direttore scientific­o della Società italiana di Malattie infettive tropicali. Secondo quanto emerso dai dati epidemiolo­gici oggi disponibil­i su decine di migliaia di casi cinesi, nell’80-90% dei casi il coronaviru­s causa sintomi lievi e moderati, proprio come un’influenza. Nel 10-15% dei casi può sviluppars­i una polmonite, il cui decorso è però benigno in assoluta maggioranz­a. Si calcola che solo il 4% dei pazienti richieda un ricovero in terapia intensiva e circa il 2,5% di questi muore.

Non è ancora chiaro perché alcune persone si ammalino più gravemente di altre. Gli anziani e le persone con problemi di salute rischiano di più e rappresent­ano infatti la maggior parte delle vittime. Nulla però esclude che anche persone in ottima salute e con polmoni sani possano ammalarsi seriamente (proprio come è successo al paziente di 38 anni ricoverato a Codogno), soprattutt­o se vengono trascurati i sintomi e se si attendono molti giorni prima di farsi assistere.

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