Suppletive a Napoli Nella sfida a cinque per Palazzo Madama vince l’astensione
La gara Ruotolo-centrodestra, M5S insegue
al 2,77 per cento, per arrivare al 7,29 alle 19 e fermarsi con appena un punto percentuale in più, all’8,92, al dato definitivo delle 23, alla chiusura dei seggi.
In ogni caso va precisato che non tutti i napoletani sono stati chiamati a votare, ma solo quelli di tredici quartieri, per un totale di 357.299 elettori, mentre le sezioni aperte sono state 444 su 883. L’ultimo dato rilevato prima della chiusura delle urne alle 23, parlava di 26.057 persone che hanno scelto di andare alle urne. In particolare pare che abbiano dato una risposta appena migliore gli attigui quartieri collinari del Vomero e dell’arenella, dove il sindaco de Magistris può contare su una base elettorale piuttosto consistente e dove maggiormente è stata fatta attività di campagna elettorale da parte dello schieramento di sinistra, con gazebo presenti lungo le strade dello shopping e incontri con il candidato Ruotolo.
Per tutti gli schieramenti in campo queste suppletive avrebbero dovuto rappresentare, oltre alla conquista di un seggio in Senato, anche un test in vista delle ormai non
I 5 Stelle Luigi Napolitano, 44 anni, in corsa a Napoli per il Movimento più lontanissime elezioni per il rinnovo del consiglio regionale e per l’elezione del successore del governatore Vincenzo De Luca (che potrebbe anche succedere a se stesso).
Con questi numeri e con questo enorme disinteresse da parte dei napoletani, però, difficile che si possano fare valutazioni politiche adeguate all’importanza dell’appuntamento della prossima primavera. Al massimo ci sarà da valutare il dato dell’astensione e cercare argomenti validi per evitare che anche quando ci sarà da mettere in piedi il governo regionale, la città capoluogo risponda con queste percentuali di votanti.
Dal punto di vista politico, queste suppletive napoletane propongono la convergenza di Pd e Dema (il movimento che fa capo a de Magistris) su un unico candidato (appoggiato anche da Articolo 1, Leu e Italia Viva). Intesa significativa soprattutto in ottica elezioni comunali (che si svolgeranno fra due anni).