Addio Knudsen, l’inventore geniale che popolò di omini il mondo del Lego
Il creativo danese aveva 78 anni Il no alla mafia degli studenti
Sdei bambini. Che quei bambini fossero iscritti a qualche organizzazione giovanile comunista, com’era il caso della Repubblica popolare cinese, o figli triscioni contro le mafie. Così gli studenti degli Istituti superiori di Palermo hanno lanciato, a un mese dalla mobilitazione nazionale, la loro partecipazione alla «XXV Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti benestanti di una società occidentale liberista, come in Germania o in Scandinavia o negli Usa, che fossero cresciuti in famiglie conservatrici o all’avanguardia culturale nei delle mafie» promossa da Libera, che si terrà in città il 21 marzo. «Pensiamo che il contrasto alle mafie debba partire dai luoghi del sapere e dalle realtà giovanili — dicono —. Il 21 marzo vogliamo essere l’altra marea che attraversa la città di Palermo».
© RIPRODUZIONE RISERVATA rispettivi Paesi, poco cambiava.
Per Knudsen cambiavano e cambiano i valori, non il tocco della sua fantasia: che era sempre delicato, e rispettoso dei piccoli appassionati; anche gli smartphone, o tutti gli oggetti o giocattoli digitali, nonostante il loro successo negli ultimi anni non erano riusciti a umiliare i pupazzetti, a buttarli fuori dal mercato. Perché con loro, ogni bambino continuava a creare in libertà il suo piccolo universo.
Con i suoi baffoni e occhiali, il disegnatore danese era una sorta di mago nascosto dietro le quinte di quel mondo, presente ma sempre discreto, mai dominante. Leggendaria è sempre stata la battaglia impegnata dalla Lego con l’altra rivale Playmobil pure creatrice di grandi successi. Per il Natale 2019, per esempio, Playmobil ha «schierato» sul mercato italiano la «Casa delle bambole trasportabili», o la «Caserma dei Ghostbusters (“cacciatori di fantasmi”)». E la Lego, il famoso Castello di Hogwarts di Harry Potter. In quel momento, il mago Knudsen non era più in trincea. Ma in qualche modo, la sua passione per la fantasia aleggiava ancora su tutto il mondo dei giocattoli.