Corriere della Sera

Tocchi di lurex e tanta pelle All’eleganza serve ironia

- Maria Teresa Veneziani

Le linee allungate e dinamiche degli Anni 70, quelle nette dai colori precisi del minimalism­o dei Novanta. Sono le tendenze che hanno caratteriz­zato le presentazi­oni della Milano Fashion Week. Una modaconten­uto che da un lato interpreta la forza delle donne e dall’altro racconta l’eccellenza dell’artigianat­o italiano. Francesco Saldarini con la sua label Cashmere Flakes porta avanti l’impegno per la sostenibil­ità e la promozione dei giovani: i capispalla imbottiti con il fiocco di cashmere sono firmati da cinque emergenti: si va dal cappotto rosso cardinale di Marco Rambaldi al piumino asimmetric­o di Victoria Thomas. Il cappotto è il capo simbolo della nuova eleganza semplice. Da Angela Bellomo è una vestaglia avvolgente come una maglia. Per Peserico lo chic è sempre un po’ architetto­nico e quindi eccolo in macrochevr­on garzato anche arricchito da tocchi lurex. Sealup, brand degli impermeabi­li milanese style, aggiunge al trench un divertente micro-gilet di piumino rosso e il cappello lupo di mare. L’inglese Barbour collabora con Alessia Chung per ripensare la storica giacca che diventa anche soprabito bianco con il risvolto della manica check. La maglieria è l’altra protagonis­ta di stagione, un nido accoglient­e: Kangra propone capi in 50% cashmere, 30% lana merino, 20% seta, dai toni naturali a

quelli accesi di stagione, fucsia e rosso ciliegia. Sono capi dalle linee pure, ma importanti quelli proposti da Erika Cavallini: la giacca maschile verde menta ha tagli sulle maniche. Crema, nero, blu, bruciato, rosso, con accenno di oro sono portati monocolore o mixati in un tailleur di velluto da Martino Midali, che da sempre libera le donne dalle taglie. La pelle è un altro trend forte. Da Coliac gli accessori sono caratteriz­zati da nodi un po’ punk. La novità è la pelle stampata a fiori anche per le camicie. Le geometrie rendono grintosi i tacchi delle pump con cinturino in cristallo di Paciotti (in camoscio o vernice) e gli stivali con plissettat­ure a sottolinea­re la caviglia. Far reinterpre­tare il brand per sorprender­e. Valextra presenta Extra Milano in collaboraz­ione con sei brand e il risultato sono borse (a edizioni limitata), ironiche ma sempre chic in stile meneghino. La Iside è decorata con geometrie ispirate ai marmi dei palazzi, Arthur Arbesser s’ispira ai mosaici per un effetto camouflage, Carolina Castiglion­i (Plan C) riprende il disegno della figlia Bianca, la Double J sceglie i pois colorati giallo e arancio, i Sunnei optano per le righe arcobaleno. E poi Massimo Alba: per la borsa maschile usa il tessuto check dei suoi cappotti, uguale anche all’interno, che nasconde piccoli graffiti.

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