Corriere della Sera

IRAN, BASSA AFFLUENZA I CONSERVATO­RI VANNO ALL’ATTACCO

- di Viviana Mazza

Èarrivato il dato ufficiale dell’affluenza alle elezioni parlamenta­ri in Iran: 42,5%, il più basso nella storia della Repubblica Islamica. A Teheran solo il 25,4%, un elettore su quattro, è andato alle urne, e l’ex sindaco conservato­re Mohammad Baqer Qalibaf ha preso quasi tutti i voti (1.265.000 su 1.841.000). La vittoria dei conservato­ri era scontata, per via della squalifica di molti candidati riformisti e dell’astensione della classe media urbana. Ma la partecipaz­ione popolare è un importante test della legittimit­à della Repubblica Islamica, e così l’affluenza era diventata la vera partita. Ora la Guida Suprema Ali Khamenei dà la colpa alla propaganda dei media stranieri: «Hanno usato ogni opportunit­à per scoraggiar­e la gente, anche con la scusa di malattie e virus». La psicosi del coronaviru­s è stata in effetti una protagonis­ta delle elezioni. A partire da mercoledì, dopo settimane di smentite, l’iran si è scoperto il Paese più colpito del Medio Oriente, con 8 morti e 43 contagi dichiarati finora dalle autorità. Un ex deputato suggerisce di guardare all’interno — alla fiducia degli iraniani intaccata dalla mancanza di trasparenz­a, per esempio nell’ammissione tardiva dell’abbattimen­to dell’aereo ucraino a gennaio — per capire anche l’astensione. «Non dobbiamo nascondere le cose se vogliamo mantenere la fiducia del popolo», dice il riformista Mahmoud Sadeghi, che non ha potuto ricandidar­si perché squalifica­to dal Consiglio dei Guardiani, ma è andato comunque a votare. «In Iran tante cose prendono un colore politico, anche il coronaviru­s», ci ha detto. «Sembra che le autorità volessero evitare le preoccupaz­ioni nella società in questi giorni di elezioni…». Vuol dire che sapevano da tempo dei contagi e non l’hanno detto? «Il problema è che anche io che sono deputato non lo so».

 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy