Ultrà del Bari, agguato in autostrada ai tifosi del Lecce
Bande chiodate, spranghe, furgoni incendiati, circa 300 teppisti all’attacco dei salentini diretti a Roma
Un tratto dell’autostrada A16, all’altezza di Cerignola, chiuso al traffico per circa un paio di ore. Due furgoncini incendiati. I parabrezza di tre auto infranti. Un agguato — premeditato — a colpi di spranghe, bottiglie, torce, chiodi disseminati sull’asfalto. Trecento ultrà di Bari (gli autori dell’assalto) e Lecce (le vittime) protagonisti di una domenica mattina di (solita) follia. Solo il bilancio alleggerisce il senso di nausea: una manciata di feriti lievi.
Ma gli scontri avvenuti a ridosso dell’autogrill Ofanto Nord hanno lasciato l’amaro in bocca anche al sindaco di Bari, e presidente nazionale dell’anci, Antonio Decaro: «Non ci sono parole per commentare l’accaduto — ha detto Decaro — se non quelle di condanna assoluta per azioni così codarde che nulla c’entrano con lo sport e i suoi valori. In una giornata in cui la città ha vissuto uno storico momento, con la visita di papa Francesco, questa è una notizia che fa davvero male».
Secondo quanto emerso dalle prime ricostruzioni — sul posto sono intervenuti polizia stradale e vigili del fuoco — circa duecento tifosi biancorossi diretti sul neutro di Castellamare di Stabia per la sfida di C con la Cavese hanno incrociato e accerchiato i mezzi dei sostenitori salentini, a loro volta in viaggio verso Roma per assistere alla partita di A contro i giallorossi di Fonseca. Gli aggressori, armati di torce incendiarie, hanno dato fuoco a due pullmini e spaccato i vetri di altre tre vetture.
Molti dei veicoli coinvolti si sono ritrovati con gli pneumatici forati dai chiodi che gli ultrà del Bari avrebbero sparpagliato nei paraggi dell’autogrill. I tafferugli sarebbero durati alcuni minuti, gli investigatori potrebbero nelle prossime ore già fermare i responsabili. «In un momento in cui il Paese sta attraversando un’emergenza sanitaria storica — ha detto Saverio Sticchi Damiani, presidente del Lecce — prendo atto con sgomento che ci sono individui che preferiscono commettere, a danni di altri, gesti di una gravità inaudita. Esprimo solidarietà ai nostri sostenitori e ripongo massima fiducia nelle autorità competenti».
Anche la società del Bari, in una nota, ha censurato la violenta aggressione. Mentre il presidente della Lega di Serie C, Francesco Ghirelli, si è detto «inorridito» per gli incidenti.
Ghirelli Sono inorridito, questa vicenda offende a morte il calcio e chi lo ama