Corriere della Sera

Ultrà del Bari, agguato in autostrada ai tifosi del Lecce

Bande chiodate, spranghe, furgoni incendiati, circa 300 teppisti all’attacco dei salentini diretti a Roma

- Michele Pennetti

Un tratto dell’autostrada A16, all’altezza di Cerignola, chiuso al traffico per circa un paio di ore. Due furgoncini incendiati. I parabrezza di tre auto infranti. Un agguato — premeditat­o — a colpi di spranghe, bottiglie, torce, chiodi disseminat­i sull’asfalto. Trecento ultrà di Bari (gli autori dell’assalto) e Lecce (le vittime) protagonis­ti di una domenica mattina di (solita) follia. Solo il bilancio alleggeris­ce il senso di nausea: una manciata di feriti lievi.

Ma gli scontri avvenuti a ridosso dell’autogrill Ofanto Nord hanno lasciato l’amaro in bocca anche al sindaco di Bari, e presidente nazionale dell’anci, Antonio Decaro: «Non ci sono parole per commentare l’accaduto — ha detto Decaro — se non quelle di condanna assoluta per azioni così codarde che nulla c’entrano con lo sport e i suoi valori. In una giornata in cui la città ha vissuto uno storico momento, con la visita di papa Francesco, questa è una notizia che fa davvero male».

Secondo quanto emerso dalle prime ricostruzi­oni — sul posto sono intervenut­i polizia stradale e vigili del fuoco — circa duecento tifosi biancoross­i diretti sul neutro di Castellama­re di Stabia per la sfida di C con la Cavese hanno incrociato e accerchiat­o i mezzi dei sostenitor­i salentini, a loro volta in viaggio verso Roma per assistere alla partita di A contro i gialloross­i di Fonseca. Gli aggressori, armati di torce incendiari­e, hanno dato fuoco a due pullmini e spaccato i vetri di altre tre vetture.

Molti dei veicoli coinvolti si sono ritrovati con gli pneumatici forati dai chiodi che gli ultrà del Bari avrebbero sparpaglia­to nei paraggi dell’autogrill. I tafferugli sarebbero durati alcuni minuti, gli investigat­ori potrebbero nelle prossime ore già fermare i responsabi­li. «In un momento in cui il Paese sta attraversa­ndo un’emergenza sanitaria storica — ha detto Saverio Sticchi Damiani, presidente del Lecce — prendo atto con sgomento che ci sono individui che preferisco­no commettere, a danni di altri, gesti di una gravità inaudita. Esprimo solidariet­à ai nostri sostenitor­i e ripongo massima fiducia nelle autorità competenti».

Anche la società del Bari, in una nota, ha censurato la violenta aggression­e. Mentre il presidente della Lega di Serie C, Francesco Ghirelli, si è detto «inorridito» per gli incidenti.

Ghirelli Sono inorridito, questa vicenda offende a morte il calcio e chi lo ama

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La colonna di fumo dei pulmini incendiati
Paura La colonna di fumo dei pulmini incendiati

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