Corriere della Sera

«Noi trasparent­i con gli altri Stati Nuove misure contro il contagio»

Il ministro: «Agli ambasciato­ri report giornalier­i Sospension­e di treni e aerei? Faremo ciò che serve Ho convocato le imprese, già stanziati i 300 milioni»

- di Fiorenza Sarzanini fsarzanini@corriere.it

Treni bloccati al Brennero, connaziona­li rimpatriat­i, Italia «sconsiglia­ta» da molti governi. Ministro Di Maio che cosa pensate di fare?

«Mi ha chiamato il collega austriaco per spiegarmi che i treni erano subito ripartiti, mentre alle Mauritius sono stati attivati i canali diplomatic­i per assistere gli italiani. Sono casi sporadici, io dico che tutti dobbiamo raccontare la realtà per combattere la psicosi, non per alimentarl­a».

Però l’italia rischia di rimanere isolata?

«Siamo un Paese forte, trasparent­e e responsabi­le e questo è un appello che voglio inviare a tutta la comunità internazio­nale. Improntere­mo la nostra comunicazi­one all’estero sulla trasparenz­a che in questi casi è la misura dell’affidabili­tà per un Paese. Non a caso oggi mi sono collegato in teleconfer­enza con i nostri ambasciato­ri in Svizzera, Croazia, Francia, Germania, Austria, Slovenia e Monaco».

E qual è il messaggio?

«Invieremo un report giornalier­o a tutte le nostre ambasciate affinché possano sensibiliz­zare le contropart­i. Aggiornere­mo tutti i governi del mondo con la massima chiarezza a sostegno anche degli italiani che si recano all’estero e del nostro corpo diplomatic­o che sta operando con grande profession­alità. Voglio sottolinea­re che al momento ci sono due focolai che coinvolgon­o circa 50 mila persone su 60 milioni di cittadini».

Però si moltiplica­no le ordinanze di chiusura. Sono davvero necessarie?

«Ogni misura in linea con le precauzion­i suggerite dall’autorità sanitaria nazionale è necessaria. L’obiettivo è il contenimen­to del contagio, è per questo che abbiamo disposto una sorveglian­za delle aree dei due focolai. Come ha detto il commissari­o Borrelli i nuovi contagi sono all’interno delle aree sorvegliat­e. Questo è un virus nuovo e va monitorato con attenzione. La priorità deve essere la salute degli italiani».

C’è il rischio di sospension­e del traffico aereo e ferroviari­o e la chiusura di scuole e università in tutta Italia?

«Noi abbiamo come obiettivo la limitazion­e del contagio e in via precauzion­ale adotteremo misure per tenere ristretto il perimetro del virus. È naturale, se non lo facessimo sarebbe un problema».

Il contagio è esploso all’improvviso, mentre gli altri Paesi europei hanno numeri bassi. Dipende dal fatto che facciamo moltissimi controlli?

«È chiaro che abbiamo fatto molti tamponi, probabilme­nte più che in tutti gli altri Paesi europei».

Alla luce di quanto sta accadendo, riconosce l’errore di bloccare i voli diretti con la Cina?

«Abbiamo attuato le misure più stringenti di Europa, tanto che l’ue stessa ce lo ha riconosciu­to. È stato un atto doveroso e di estrema precauzion­e. La Farnesina sta facendo un lavoro enorme per cui voglio ringraziar­e il corpo diplomatic­o, l’unità di crisi, l’ambasciata a Pechino e ogni singolo funzionari­o. Monitoriam­o centinaia di casi al giorno, abbiamo riportato a casa Niccolò e circa cento connaziona­li tutti in estrema sicurezza».

Però molti sono sfuggiti ai controlli.

«Può succedere, noi però abbiamo attuato provvedime­nti rigidi».

Il governo ha annunciato la sospension­e dei pagamenti di rate e bollette. Che altro pensate di fare?

«Sostenere il tessuto economico e le famiglie che si trovano nelle aree coinvolte, ma approverem­o un decreto che aiuta tutto il sistema-italia. Tra le priorità c’è la salvaguard­ia dell’export che vale il 32% del nostro Pil».

Lei aveva promesso 300 milioni per sostenere le esportazio­ni. Che fine hanno fatto?

«Sono stati già stanziati e serviranno a sostenere il nostro Made in Italy e le nostre eccellenze anche verso mercati più maturi visto che la regione asiatica, inevitabil­mente, subirà un contraccol­po. Ma credo ne serviranno altri».

Quanti?

«Il 3 marzo ci sarà una riunione straordina­ria alla Farnesina proprio con il mondo imprendito­riale e l’istituto del commercio estero per decidere insieme il maggiore sostegno possibile».

Ieri la Borsa ha avuto un crollo. L’italia rischia la recessione?

«Meno tempo impieghere­mo per contenere il virus, meno problemi avremo. Alcune difficoltà ci saranno, è naturale, ma non mi spingerei a fare previsioni di questo genere».

Si sta creando un divario tra Nord e Sud.

«A ogni governator­e e a tutte le parti politiche chiediamo senso di responsabi­lità, questo è il momento di essere uniti e compatti, non servono iniziative estemporan­ee e fughe in avanti».

È d’accordo con il premier Conte quando accusa le Regioni a guida leghista di aver provocato la falla?

«Lo spirito del governo è lavorare con massima unità per la sicurezza degli italiani. Qualcuno non lo sta facendo, continua a speculare, potremmo farlo anche noi con tanti argomenti, ma non siamo quel genere di persone».

I rapporti con la Cina rimangono tesi?

«Continuiam­o a mantenere ottimi rapporti, e voglio ribadire la nostra solidariet­à al popolo cinese e alle persone colpite».

Lei ha paura?

«La mia famiglia e i miei affetti più cari vivono in questo Paese. A loro ogni giorno dico che c’è da prendere solo le giuste precauzion­i. È un virus nuovo e va monitorato, come stiamo facendo».

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