Corriere della Sera

Acqua Campus, dove si progetta l’eco-sostenibil­ità

- DAL NOSTRO INVIATO Sergio Bocconi

MEZZOLARA (BO) C’è un polo italiano di ricerca in agricoltur­a al quale bussano da tutto il mondo. Un’eccellenza che però, come tante nel nostro Paese, è conosciuta più all’estero che da noi. Si chiama Acqua Campus, ed è il centro di ricerca scientific­a del Cer, il Canale emiliano romagnolo che rappresent­a una delle più grandi opere idrauliche del nostro Paese, un’autostrada dell’acqua gestita dal consorzio di bonifica che fa parte dell’anbi, il network di oltre 140 consorzi che con 800 idrovore tiene asciutta buona parte del territorio italiano e provvede all’irrigazion­e collettiva di 3,3 milioni di ettari. Dal 1959 il Cer svolge attività di ricerca, sperimenta­zione e assistenza sull’irrigazion­e sostenibil­e, che ha quindi l’obiettivo di risparmiar­e e ottimizzar­e il consumo di acqua in agricoltur­a. Acqua Campus a Mezzolara di Budrio (Bologna) è il cuore di questa ricerca, con diversi partner tecnici internazio­nali fra i quali australian­i, americani e israeliani. E ne è anche la “vetrina”: qui si possono osservare sul campo le tecnologie più innovative, compresa la fitodepura­zione. La settimana scorsa, racconta Paolo Mannini, direttore generale e scientific­o del Cer, «erano presenti qui esponenti dell’università di Melbourne e dell’azienda australian­a Rubicon, specializz­ata in strumenti di regolazion­e dell’acqua». E ad Acqua Campus si è Netafim, multinazio­nale israeliana attiva nell’irrigazion­e a goccia: «Stiamo cercando di realizzare un sistema esperto in un progetto che ha l’obiettivo di consolidar­e parametri e algoritmi che regolano l’uso combinato di acqua e sostanze nutritive», dice Mannini.

Sono decine i progetti internazio­nali ai quali partecipa il Cer. Come per esempio Suwanu, network per il trasferime­nto delle conoscenze sul riutilizzo delle acque reflue in agricoltur­a: vi prendono parte 20 consorzi e centri di ricerca europei e israeliani. Oppure Reservoire, avviato nel 2020, per l’osservazio­ne e utilizzo di acque sotterrane­e, nel quale il Cer affianca partner spagnoli, turchi e giordani. Un’eccellenza italiana dunque e che compie 60 anni. E che con il Videotel dagli anni 80 informa gli agricoltor­i su pioggia e necessità idriche. Oggi, ovviamente, arriva sugli smartphone.

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Gli ettari irrigati dall’anbi, il network di cui fa parte il Cer
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Paolo Mannini, direttore generale e scientific­o del Cer, il Canale emiliano romagnolo che svolge ricerca sull’irrigazion­e sostenibil­e
milioni Gli ettari irrigati dall’anbi, il network di cui fa parte il Cer Cer Paolo Mannini, direttore generale e scientific­o del Cer, il Canale emiliano romagnolo che svolge ricerca sull’irrigazion­e sostenibil­e

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