L’oms: «Bene l’italia, basta panico»
Esame positivo per una collaboratrice della Regione Lombardia. Il governatore decide l’autoisolamento
«Decisioni risolute ma corrette»: l’oms promuove l’italia per la lotta al coronavirus. Intanto aumentano i primi casi di bambini positivi. Milano riapre i locali nelle ore serali. Positiva una collaboratrice della Regione Lombardia. Tampone solo per chi manifesta i sintomi del contagio. La Ue mette in quarantena i deputati del Nord Italia.
ROMA Un bimbo sano partorit0 da una donna col coronavirus. La buona notizia arrivata dall’ospedale di Piacenza prova ad attutire il dolore per il dodicesimo decesso provocato dall’infezione, un 70enne del lodigiano, in zona rossa, ricoverato fino a qualche giorno fa nello stesso nosocomio emiliano e morto ieri a Parma. A sei giorni dalla comparsa della malattia in Italia, i contagiati hanno toccato quota 424, fra i quali spiccano quelli dei focolai lombardo (258) e veneto (87), che per il ministro della Salute Roberto Speranza nella sua informativa urgente di ieri sera alla Camera «inizialmente sembravano distinti ma si sono dimostrati connessi».
Una situazione che preoccupa l’europa e non solo, visto che ormai i Paesi coinvolti sono 43 in tutto il mondo: l’europarlamento raccomanda ai deputati la quarantena di 14 giorni per chi nelle ultime due settimane è passato per le aree italiane considerate più a rischio: Lombardia, Veneto, Emilia Romagna e Piemonte (dove i casi sono stati 3 e il governatore Alberto Cirio chiede il «ritorno alla normalità»). In Italia peraltro sempre da ieri le regioni colpite sono dieci: si sono aggiunte le Marche (con un caso a Pesaro, più due sospetti) mentre Campania e Puglia attendono l’esito dei secondi test per tre situazioni. Nel casertano, nel salernitano e in provincia di Taranto.
Ad Alassio, in Liguria, i positivi sono saliti a 16. Uno all’interno del Teatro alla Scala, a Milano: un corista, assente per malattia dal 13 febbraio. Tutti coloro che hanno recitato con lui ne «Il trovatore» e manifestano sintomi dovranno fare i test. Otto i minorenni contagiati, sette di Codogno (Lodi) e una bimba in Veneto. Hanno fra i quattro e i 15 anni, nessuno è in gravi condizioni. Più in generale, secondo il commissario straordinario per l’emergenza Angelo Borrelli, «oltre la metà dei positivi non ha bisogno di cure ospedaliere, fra i contagiati 221 sono in isolamento domiciliare e 128 sono ricoverati con sintomi, di questi 36 in terapia intensiva». In tre sono guariti. Sui 10 mila tamponi effettuati «meno del 4% hanno dato esito positivo», sottolinea il direttore del Consiglio superiore di Sanità Franco Locatelli.
Resta però il fatto che per l’oms i nuovi casi di coronavirus sono più numerosi fuori dalla Cina (martedì scorso 427 contro 411), segno che lì il picco è stato raggiunto e ci si attende un’attenuazione. Diverso il discorso in Europa e in Medio Oriente, soprattutto in Iran (139 infettati con 19 morti), con contagi registrati in Pakistan, Georgia, Libano, Kuwait, Iraq e Bahrein. Seul invece comunica 1.261 malati e 12 vittime. Il mondo sta scoprendo di dover fare i conti con l’infezione che rischia adesso di trasformarsi in pandemia. Il ministro della Salute tedesco Jens Spahn ammette: «Siamo all’inizio di un’epidemia in Germania», dove ci sono 18 contagi, non tutti collegati all’italia. Ancora di meno lo sono i 14 in Francia, dove dopo due decessi — l’ultimo ieri in un ospedale parigino di un insegnante di 60 anni di Vaumoise, trasferito da Creil — si teme una rapida diffusione del virus nella regione della Manica. E se Israele pensa alla quarantena per chi arriva dall’italia e il Kuwait evacua i connazionali dal nostro Paese, nei Caraibi la Msc Meraviglia è stata respinta da Giamaica e isole Cayman, poi anche dal Messico: fra i 6 mila a bordo, uno aveva la febbre. «Ma non il coronavirus», precisano dalla compagnia.