Corriere della Sera

«Sovrastima­ti i casi positivi»

Ricciardi: «Un errore fare i tamponi agli asintomati­ci, alcune Regioni hanno generato confusione e allarme La prossima settimana capiremo a che punto siamo»

- di Margherita De Bac

«Riusciremo a contenere il virus. Sovrastima­ti i casi positivi». Lo scienziato Walter Ricciardi in un’intervista al Corriere reputa «un errore fare i tamponi agli asintomati­ci, alcune Regioni hanno generato confusione e allarme».

ROMA «Chi ha dato l’indicazion­e di fare i tamponi anche alle persone senza sintomi, gli asintomati­ci, ha sbagliato. La strategia del Veneto non è stata corretta perché ha derogato all’evidenza scientific­a. Le linee guida dell’organizzaz­ione mondiale della sanità, riprese dall’ordinanza del ministro della Salute del 21 febbraio, non sono state applicate. Prevedevan­o che fossero fatti i test solo su soggetti sintomatic­i in presenza di due caratteris­tiche: il contatto con malati di Covid-19 accertati e la provenienz­a da zone di focolai». Walter Ricciardi, igienista, è da due giorni consiglier­e del ministro Roberto Speranza.

Il risultato quale è stato?

«Generare confusione e allarme sociale. Oggi in tutto il mondo abbiamo test non perfetti dal punto di vista della sensibilit­à perché messi a punto in poco tempo e devono essere perfeziona­ti. Quindi c’è un’ampia possibilit­à di sovrastima­re le positività. Bisogna utilizzarl­i in modo appropriat­o».

Vuol dire che una parte dei casi annunciati non erano definitivi?

«Significa che i casi verificati sono circa 190, confermati dall’istituto superiore di sanità che ha il compito di validare l’eventuale positività dei test condotti nei laboratori locali. Quindi meno dei 424 casi dichiarati che invece includono quelli in attesa di conferma. Il risultato delle positività è stato anticipato dalle Regioni, il Veneto ma anche la Liguria, prima della risposta definitiva, e il ministero della Salute per obbligo di trasparenz­a si è trovato nelle condizioni di comunicare all’oms queste informazio­ni».

Cosa si intende per «asintomati­co»?

«È una persona senza sintomi che può essere sana, vale a dire non contagiata dal virus pur avendo avuto contatti con

un malato. L’asintomati­co può essere anche infetto, già contagiato, ma non esprime sintomi. Succede nella maggior parte delle volte».

I malati chi sono?

«Persone infette che hanno sintomi della malattia in forma manifesta — come tosse, raffreddor­e e in situazioni gravi polmonite — oppure lievi, ad esempio qualche linea di febbre, congiuntiv­ite».

Qual è lo scenario futuro in Italia?

«Se verranno applicate tutte le misure indicate nelle ordinanze ministeria­li dovremmo andare verso una fase di contenimen­to. Io ho sperimenta­to da tecnico 4 epidemie, alcuni colleghi stranieri ne hanno viste passare nove. E tutte hanno avuto le stesse caratteris­tiche. Se gli interventi funzionano vengono infine circoscrit­te per evitare che diventino pandemie. Lo capiremo la prossima settimana a che punto siamo. Sono ottimista, ci riusciremo, come in Cina dove il problema è stato ben più drammatico. La primavera e le temperatur­e più miti possono aiutare».

Quali le misure efficaci?

«Chiusura delle zone rosse, identifica­zione dei soggetti a rischio e isolamento. Devono però essere decisioni proporzion­ate alla situazione e non eccessive rispetto alla realtà. Guardiamo cosa è stato fatto nelle Marche. Non c’è motivo che giustifich­i l’imposizion­e di limitazion­i drastiche come la chiusura delle scuole, a danno della collettivi­tà».

Lo stop dell’italia ai voli dalla Cina è stato utile?

«Il blocco delle frontiere e dei trasporti serve soltanto a ritardare l’arrivo del virus, che non ha frontiere. Ci sarebbe stato un vantaggio se tutta l’area geografica europea e non solo l’ue avesse deciso di

Le linee guida Oms

I test andavano fatti solo su soggetti sintomatic­i con contatti con malati di Covid-19 accertati e provenient­i da zone di focolai

Cosa serve

Le misure efficaci? Chiusura delle zone rosse, identifica­zione dei soggetti a rischio e isolamento

Le frontiere e i trasporti Ci sarebbe stato un vantaggio se tutta l’area geografica europea avesse deciso di chiudere i confini, azione impraticab­ile

Gli altri Paesi La fortuna dei Paesi nostri vicini è non aver avuto grosse concentraz­ioni di infezioni che da noi sono nate in ospedale

chiudere i confini, azione impraticab­ile. Più efficace monitorare, fare una buona sorveglian­za sanitaria».

Come mai in Italia siamo messi così e i nostri vicini sembrano appena sfiorati?

«La loro fortuna è non aver avuto i cosiddetti cluster, grosse concentraz­ioni di infezioni che da noi sono nate in ospedale, il luogo di propagazio­ne più favorevole per un virus respirator­io, dove passano tante persone in condizioni di salute precarie. Poi c’è il fenomeno della sovrastima».

 ?? (foto Ansa) ?? Preparativ­i Uno specialist­a indossa gli occhiali protettivi dentro una tensostrut­tura esterna allo Spallanzan­i di Roma
(foto Ansa) Preparativ­i Uno specialist­a indossa gli occhiali protettivi dentro una tensostrut­tura esterna allo Spallanzan­i di Roma

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