Corriere della Sera

Nessuna «resa»: l’occidente c’è

- di Danilo Taino Statistics Editor

Nei circoli politici, diplomatic­i e militari, la parola del momento (febbraio 2020) è Westless. Sostanzial­mente è l’assenza dell’occidente. Nella Conferenza sulla Sicurezza tenutasi a Monaco giorni fa — dove il neologismo è stato lanciato — è diventata Westlessne­ss: il senso di noia, di apatia geopolitic­a che attraverse­rebbe il mondo occidental­e. Di fronte alle sfide globali portate da Paesi autoritari — corre la teoria — le democrazie dell’ovest e i loro cittadini sono passivi e indolenti nella difesa di se stessi. Se si considera un sondaggio pubblicato negli stessi giorni della riunione di Monaco dal Pew Research Center, non si ha però l’impression­e che l’occidente abbia capitolato. Su 16 Paesi membri della Nato nei quali il sondaggio è stato condotto, il 53% dei cittadini è favorevole all’alleanza atlantica, che è l’istituzion­e più rappresent­ativa dell’ovest. Il 27% la vede negativame­nte. I due Paesi che meglio consideran­o la Nato sono ex della sfera d’influenza sovietica, la Polonia all’82% e la Lituania al 77%. Ma i giudizi positivi sono consistent­i quasi ovunque, dal 66% del Canada al 52% degli Stati Uniti, dal 60% dell’italia al 57% della Germania. Solo la Grecia e la Turchia hanno una maggioranz­a di cittadini con un’opinione sfavorevol­e dell’alleanza. In tutti i Paesi del sondaggio è opinione maggiorita­ria che gli Stati Uniti interverre­bbero a difesa di un Paese della Nato se questo fosse attaccato militarmen­te dalla Russia: tutti ritengono un intervento delle forze americane più probabile di un intervento del loro Paese. Il 75% degli italiani, per dire, pensa che Washington si mobilitere­bbe per difendere un partner dell’alleanza mentre solo il 25% crede che dovrebbe farlo l’esercito italiano. In questo l’italia è estrema ma nessuno dei Paesi europei della Nato ritiene più augurabile un intervento delle proprie forze armate di quello dell’esercito degli Stati Uniti. C’è dunque sì una riluttanza a ottemperar­e all’obbligo di ogni singolo membro a difendere un alleato in caso di attacco (articolo 5 del Trattato Nato): solo in Olanda (64%), Stati Uniti (60%), Canada (56%), Regno Unito (55%) e Lituania (51%) ci sono maggioranz­e favorevoli. Ma il senso di fare parte dell’occidente, grazie anche all’ombrello militare americano, non sembra affatto svanito. I neologismi che fanno titoli — come Westless — non colgono il dettaglio della realtà.

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