Corriere della Sera

La compagnia nel Car con l’1%. Fondazione Monte Lombardia: no all’offerta

Snam acquista il 49% del rigassific­atore Olt Export a gennaio +5% L’allarme della Sace

- Fabrizio Massaro

Il fronte anti-intesa Sanpaolo nell’offerta di scambio su Ubi Banca si estende e vede schierarsi dalla parte dei soci storici anche Cattolica Assicurazi­oni. La cooperativ­a di Verona — partner di Ubi nella bancassicu­razione, sia pure con un accordo in scadenza — ieri ha comunicato di aver raddoppiat­o la quota in Ubi dallo 0,5 all’1% e di essere entrata nel patto di consultazi­one Car — Comitato azionisti di riferiment­o —, che è la compagine maggiore di azionisti dell’istituto guidato da Victor Massiah e raccoglie le due fondazioni maggiori Cr Cuneo (5,9%) e Banca del Monte di Lombardia (Fbml) con il 3,95% e un gruppo di imprendito­ri con circa l’1% a testa. Con la compagnia presieduta da Paolo Bedoni il Car si è portato al 18,7% di Ubi.

Nei giorni scorsi il Car ha dichiarato la propria opposizion­e all’ops del colosso guidato da Carlo Messina — assistito da Mediobanca e dallo studio Pedersoli — di 17 nuove azioni Intesa Sanpaolo ogni 10 Ubi (che è assistita da Credit Suisse e dai legali di Eredebonel­li e Linklaters), finalizzat­a alla fusione delle banche. Secondo il Car l’offerta è «ostile, non concordata, non coerente coi valori impliciti di Ubi e dunque inaccettab­ile».

Ieri si è fatta sentire anche la Fbml chiedendo a Intesa di «riconsider­are» l’offerta per i gravissimi effetti socioecono­mici all’area di Milano-pavia che può provocare per imprese e dipendenti. Una preoccupaz­ione che Intesa punta a superare istituendo 4 direzioni nelle aree storiche di Ubi (Brescia, Bergamo, Cuneo, Pavia), con autonomia di fido.

La battaglia comunque è appena agli inizi: l’offerta vera e propria è attesa per luglio. Ma i fronti si stanno consolidan­do. Lunedì anche il bergamasco «Patto dei Mille» (ha l’1,6%) ha detto «no» all’ops. Un rialzo del prezzo potrebbe spezzare forse il fronte dei soci Ubi, ma Messina ha lo escluso. Già così, analizza Exane, la proposta è vantaggios­a per il premio del 24% e perché dà ai soci Ubi la possibilit­à di ottenere dividendi raddoppiat­i nel periodo 2020-2023 e una redditivit­à sopra il 10%. Se poi l’ops superasse il 66,7% di adesioni, avvisa Exane, Intesa potrebbe offrire un concambio meno favorevole per la fusione ai soci Ubi che non hanno aderito.

Il piano

● Intesa Sanpaolo ha lanciato lunedì 17 febbraio un’ops sulla totalità delle azioni di Ubi, offrendo 17 nuove azioni ogni 10 Ubi, con un premio del 24%

● Il piano di Intesa comprende anche la cessione di 400-500 filiali Ubi in eccesso a Bper e la vendita dei contratti di bancassicu­razione in quelle filiali a Unipol

Snam e il gruppo Iren hanno perfeziona­to la cessione del 49,07% di Olt Offshore Lng Toscana, società proprietar­ia del rigassific­atore di Livorno per 332 milioni . È Mediobanca l’advisor dell’operazione per Snam

Corre l’export italiano cresciuto a gennaio, secondo quanto rileva l’istat, di oltre il 5%. La Sace tuttavia mette in luce i rischi per l’italia legati al coronaviru­s ma anche alla Brexit e alla guerra commercial­e con gli Usa

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