Gattuso non cambia un Napoli compatto per eliminare il Barça
Maradona su Messi: «Leo al San Paolo mai come me»
NAPOLI La forza del collettivo del Napoli è bastata per contenere innanzitutto Lionel Messi nello stadio di Maradona. Questa è la suggestione a cui tutti si sono affezionati, e lo stesso Diego dall’argentina ha rilanciato la sfida «impossibile»: «Mi sarebbe piaciuto affrontare Leo al San Paolo, ma non sarebbe stato in grado di fare quello che ho fatto io».
Rino Gattuso ha invece legittimamente rivendicato un piano tattico accorto e intelligente che ha reso il Barcellona, se possibile, ancor più vulnerabile rispetto alle ultime apparizioni lontano dal Camp Nou. Eccolo, il punto. Che non è quello strappato (forse anche immeritatamente) dai blaugrana nel santuario di Maradona, ma inteso come il valore di una squadra che in casa è padrona assoluta del proprio destino. Ed è lì che il Napoli tra due settimane dovrà tentare l’impresa di «cancellare» il gol di Griezmann e soprattutto alzare il proprio baricentro del pressing.
Gattuso probabilmente non cambierà di molto il volto della squadra, nel nuovo corso e con le grandi abituata ad essere compatta e corta: linee strette, con il sacrificio di Callejon e Insigne nella fase di
Talento
Leo Messi contrastato da Lorenzo Insigne durante la sfida di martedì (Afp) non possesso. Ma Rino, e lo ha già detto, proverà a spostarsi in avanti, senza però perdere l’equilibrio. Presupposto fondamentale, quest’ultimo, per non essere tramortiti quando il Barcellona supera la prima linea di pressione. Al Camp Nou il Napoli troverà insomma una macchina da guerra, nonostante le assenze di Busquets e Vidal. Setien potrebbe schierare un 4-3-3 puro con Rakitic nel ruolo di Busquets, Arthur e De Jong come interni e il tridente composto da Messi, Griezmann e magari il gioiellino della cantera Ansu Fati. Ipotesi, per ora.
Ma, nomi e modulo a parte, ad aspettare gli azzurri ci sarà una squadra che proverà a liberare il suo profilo più propositivo cercando di aprire gli spazi con il palleggio e le iniziative di qualità. Che non sono poche.
L’altro aspetto su cui Gattuso lavorerà è la varietà delle soluzioni in uscita. Il Napoli dovrà avere più coraggio con i cambi di gioco, sfruttando l’ampiezza che danno gli esterni offensivi e gli interni di centrocampo. Il tutto per tutto per non pagare a carissimo prezzo l’errore (l’unico in fase difensiva) che al San Paolo ha deciso il pareggio e non dover recriminare sulle occasioni perse (Insigne e Callejon) per riprendere la partita. La storia tra Napoli e Barcellona resta sospesa a metà.