Bollette, tasse e mutui sospesi Fino a 1.500 euro agli autonomi
Il premier: l’italia non si ferma Siamo sempre più determinati a far correre l’economia
ROMA «Si tratta di un primo pacchetto realizzato in tempi record». È il ministro dell’economia Roberto Gualtieri, prima della riunione a Palazzo Chigi, a spiegare i contenuti del decreto legge che prova a limitare gli effetti economici del coronavirus. Le misure, approvate ieri a tarda sera dal Consiglio dei ministri, sono in larga parte quelle annunciate negli ultimi giorni. E provano a dare un segnale di svolta, visto che i danni economici del virus rendono sempre più probabile l’arrivo di una vera e propria recessione. «L’italia non si ferma — dice il presidente del Consiglio Giuseppe Conte — volgiamo lo sguardo al domani, sempre più determinati a far correre l’economia. Insieme
Il piano ce la faremo». La gran parte delle misure di questo primo decreto riguarda gli undici comuni della zona rossa, quella che ha pagato il prezzo più alto per il contenimento del virus. Come previsto, c’è la sospensione fino al 30 aprile di tutte le scadenze, dalle bollette alle tasse, fino alle rate dei mutui. Mentre Gualtieri liquida la proposta di Matteo Salvini che aveva chiesto uno stop per le cartelle esattoriali in tutta Italia: «Non è idea saggia e seria, noi ci concentriamo sulle cose serie».
Sempre nella zona rossa ci sono diversi interventi per i 17.600 lavoratori coinvolti: cassa integrazione più semplice, compresa per le aziende con meno di 6 dipendenti, e un contributo massimo di 1.500 euro netti per lavoratori autonomi, professionisti e chi ha un contratto di collaborazione. Per i dipendenti pubblici, non saranno conteggiati come assenza gli stop per la chiusura degli uffici o per la quarantena, che dovrà essere osservata, se necessario, anche da poliziotti, militari e vigili del fuoco.
Un capitolo importante è quello sul turismo, tra i settori più colpiti. E non riguarda solo le zone rosse ma tutta Italia. Vengono sospesi i versamenti di contributi previdenziali e ritenute fiscali per tutte le imprese, alberghi compresi. Si prevede un voucher per i rimborsi da parte delle agenzie di viaggio, che potrà essere speso nei prossimi mesi. E viene creato anche un fondo pubblico per i casi in cui il voucher non sia utilizzabile, come nel caso delle gite scolastiche. Viene poi rifinanziato con 50 milioni di euro il fondo di garanzia che garantisce liquidità alle piccole e medie imprese.
La prossima settimana dovrebbe arrivare un secondo decreto per sostenere l’economia in tutto il Paese. Serviranno soldi veri, Gualtieri dice che ci saranno «risorse adeguate». Ma non è cosa semplice. Lo stesso Gualtieri chiama in causa Bruxelles: «Una crisi come questa deve dimostrare che l’ue è in grado di dare risposte comuni e non solo concedere all’italia un po’ di flessibilità».