Manolas e Di Lorenzo la difesa del Napoli doma la reazione Toro
preoccupa, ma solo un po’. Inzaghi, ormai, vive sulle nuvole: «Qui c’è un’atmosfera come vent’anni fa perché tutti i giocatori si vogliono bene. I rinvii non sono faccende che ci riguardano, d’ora in avanti noi dovremo solo pensare a difendere il primato». E corre a chiamare il fratello Filippo, che sta dominando la B con il Benevento: due fratelli in testa, molto più di un sogno.
NAPOLI La difesa è il migliore attacco. Il mondo del Napoli si è veramente capovolto, ora vince quasi sempre e segnano i difensori. La carica emotiva del Torino si è esaurita in pochi minuti: è sceso in campo al San Paolo con la voglia e anche la testa per aggredire i partenopei. Ma l’effervescenza è evaporata quando la squadra di Gattuso ha iniziato a far valere la legge della maggiore qualità e quindi del gioco. Terza sconfitta per Longo, al quale va data l’attenuante di un medico che non può d’improvviso guarire un ammalato ancora malconcio e nel girone di ritorno non ne ha vinta una. Sta in salute invece il Napoli che torna a vincere in casa propria e soprattutto vince per la prima volta tre partite consecutive di campionato.
I granata non hanno ancora riconquistato fiducia, e se al secondo minuto Manolas non avesse salvato sulla linea (uscita a vuoto di Ospina) il tiro a botta sicura di De Silvestri, probabilmente l’autostima sarebbe riaffiorata in maniera naturale. Ma gli episodi determinano e al 20’ è sempre Manolas a decretare il colpo del ko. Incubo del Toro, il gigante greco infila il terzo gol in questa stagione ma anche il terzo ai granata da quando è in Italia. Nasce da una punizione il vantaggio del Napoli, ed è il solito Insigne a disegnare la traiettoria per la torre azzurra.
Longo si sbraccia in panchina, la sua squadra si lascia schiacciare sistematicamente e in fase di ripartenza commette i soliti e imperdonabili errori. Lasciandosi accerchiare da un avversario che ha, dal canto suo, curato ogni malanno di metà stagione e adesso successi consecutivi per il Napoli, è la prima volta in questo campionato. Tre sono anche i gol di Manolas in campionato sconfitte di fila per il Torino in serie A: l’ultima volta era accaduto nel 1995-96 con Lido Vieri sulla panchina granata assist di Insigne e 5 anche di Mertens contro il Torino in serie A: con nessuna squadra ne hanno serviti di più
Napoli Torino
gioca sul velluto, spinto da un pubblico non numeroso ma insolitamente caldo.
Gattuso per il post Champions ha ridisegnato la formazione, centrocampo meno abbottonato con Fabian e Zielinski che cercano la profondità. Le occasioni per chiudere la gara capitano sui piedi di Milik, regista offensivo e centravanti, ma vengono ripetutamente sprecate. Alza il baricentro il Toro nella ripresa e prova a costruire.
La gara diventa vibrante e anche nervosa, ma è sempre il Napoli a trovare praterie per ripartire. Di Lorenzo ci prova alla mezz’ora ma Sirugu lo ipnotizza, al secondo tentativo dopo pochi minuti mette il risultato in cassaforte. Notte amara per il Torino che nonostante il gol di Edera nel recupero incassa la sesta sconfitta di fila. Longo ha tanto da lavorare e forse deve rivedere l’idea che Belotti e Zaza possano giocare insieme.