Corriere della Sera

Sepúlveda positivo al test

Il settantenn­e romanziere cileno è in terapia intensiva all’ospedale di Oviedo, in Spagna. Il test dopo un viaggio in Portogallo. Era atteso in Italia

- Di Elisabetta Rosaspina

Lo scrittore Luis Sepúlveda è risultato positivo al test del coronaviru­s: ricoverato in Spagna. Contagiata anche la moglie. Ha accusato i sintomi dopo essere tornato dal Portogallo.

Insieme hanno vissuto di peggio in Cile, durante gli anni della dittatura; e assieme, adesso, lo scrittore Luis Sepúlveda e la poetessa Carmen Yáñez, marito e moglie, affrontano il nemico pubblico numero 1, il coronaviru­s. Tornati in Spagna pochi giorni fa dal Portogallo, lui è risultato positivo al test che gli è stato praticato dopo la diagnosi di una polmonite, mentre la moglie è risultata negativa al primo test, ma ha avuto comunque febbre alta ed è in isolamento nello stesso ospedale.

Sepúlveda, 70 anni, ha manifestat­o i primi sintomi martedì della settimana scorsa, due giorni dopo essere rientrato dal festival letterario «Correntes d’escritas» che si è tenuto dal 18 al 23 febbraio a Póvoa de Varzim, nel nord del Portogallo, nazione fino a questo momento risparmiat­a dall’epidemia.

Anche Carmen Yáñez, 66 anni, aveva tutte le manifestaz­ioni di una forte influenza, ma le analisi non hanno trovato per ora traccia del virus ed è stata isolata per precauzion­e assieme ad altre persone di famiglia o vicine. Mentre il romanziere è ricoverato in terapia intensiva, con maschera di ossigeno, all’hospital Universitá­rio Central di Oviedo, capoluogo del Principato delle Asturie, dove i Sepúlveda risiedono dal 1997 nella città costiera di Gijón. Ora le autorità sanitarie portoghesi stanno ricostruen­do gli ultimi movimenti e tutti i contatti della coppia e si cerca di stabilire con esattezza se abbia visitato altri Paesi.

Manuela Ribeiro, organizzat­rice delle giornate letterarie di Póvoa de Varzim, ha riferito che, quando è ripartito per la Spagna, Sepúlveda «era piuttosto raffreddat­o», ma nessuno avrebbe immaginato che cosa stesse covando. Ospiti, impiegati e chiunque altro abbia partecipat­o al festival sono stati ora invitati a sorvegliar­e febbre e qualunque altro segnale d’allarme dell’organismo.

L’autore di memorabili racconti, come «Storia di una gabbianell­a e del gatto che le insegnò a volare», «Il vecchio che leggeva romanzi d’amore» o «La frontiera scomparsa» (pubblicati in Italia da Guanda), era atteso in Italia, a Roma, all’auditorium Parco della Musica, per partecipar­e all’undicesima edizione di «Libri Come» in programma dal 12 al 15 marzo. Sarebbe toccato proprio a lui, assieme al conduttore radiofonic­o e critico letterario Marino Sinibaldi, inaugurare la festa del libro che, per quest’anno, ha come tema «Il coraggio».

Luis Sepúlveda e Carmen Yáñez sono i primi nomi celebri che spezzano la fredda contabilit­à della propagazio­ne del Covid-19 nel mondo. Ventitré anni fa la coppia decise di stabilirsi a Gijón, nel nord della Spagna, nonostante il clima piovoso: «Ci ha attirato perché era una città proletaria di minatori e di cantieri navali, con uno spirito resistente fortissimo» hanno spiegato poco più di un anno fa in un’intervista a «Io Donna». Il loro primo incontro risale a oltre 50 anni fa, nel 1968, quando Carmen ne aveva appena 15. Nel 1971 si sposarono per la prima volta a Santiago del Cile. Dopo la nascita del primo figlio, Carlos, il colpo di Stato che mise fine alla presidenza di Salvador Allende e instaurò il regime del generale Augusto Pinochet aprì per entrambi, oppositori politici, un periodo atroce di clandestin­ità, arresti, repression­e, torture. Sepúlveda lasciò il Cile nel 1977, Carmen quattro anni dopo. Le loro vite si separarono. Lui si trasferì in Germania, dove ebbe altri tre figli, e lei in Svezia, dove ne ebbe un altro, ma rimasero sempre in contatto, con complicità, stima e affetto reciproci. Dopo il naufragio delle rispettive seconde nozze, il destino li ha riuniti nel 1996, nella Foresta Nera. Pochi giorni dopo sono partiti insieme per Parigi e nel 2004, a Gijón, si sono risposati. Adesso sono ancora e sempre vicini, in due reparti diversi dello stesso ospedale, a combattere un nuovo avversario.

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 ??  ?? Lo scrittore cileno Luis Sepúlveda con la moglie Carmen Yáñez sono ricoverati all’ospedale di Oviedo, in Spagna: lui è risultato positivo al test sul coronaviru­s
Lo scrittore cileno Luis Sepúlveda con la moglie Carmen Yáñez sono ricoverati all’ospedale di Oviedo, in Spagna: lui è risultato positivo al test sul coronaviru­s
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