Corriere della Sera

«Basta con le polemiche Ora serve compattezz­a»

Il presidente della Camera: serve una visione comune, andrò presto a parlarne con le istituzion­i europee No a chi fa ora polemiche da campagna elettorale

- Di Emanuele Buzzi

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I l presidente della Camera Roberto Fico dice che «non è il momento delle polemiche» e che «occorre lavorare insieme per evitare danni economici che possono coinvolger­e non solo il nostro Paese ma che avranno una dimensione globale».

Presidente Fico, lei è preoccupat­o per il coronaviru­s?

«Sono fiducioso: le autorità sanitarie stanno facendo un grandissim­o lavoro, abbiamo delle eccellenze che danno un prezioso contributo. A questo si unisce un impegno istituzion­ale chiaro e determinat­o».

Come sta agendo il governo?

«Il governo ha agito in maniera tempestiva, così come tempestiva­mente è stato coinvolto il Parlamento. Il primo decreto è passato in tempi rapidissim­i all’esame della Camera, e continuere­mo a lavorare anche sui successivi provvedime­nti d’urgenza adottati dall’esecutivo. È il compito del Parlamento, anche di fronte a emergenze come quella di queste settimane».

Non tutti sono contenti. Matteo Renzi ha detto che «è l’intero Paese a rischiare un danno economico senza precedenti» e che «gli errori di comunicazi­one hanno prodotto un danno enorme all’estero, oltre che in Italia».

«Di una cosa sono certo: non è il momento delle polemiche.

Il chiacchier­iccio Quello sul governissi­mo mi pare soltanto un chiacchier­iccio poco utile al Paese

Il caso dei voli Usa

Tutti devono capire che in Italia ci sono zone rosse e zone senza alcuna limitazion­e

Occorre lavorare insieme per evitare danni economici che possono coinvolger­e non solo il nostro Paese ma che avranno una dimensione globale . E quando dico lavorare insieme mi riferisco anche e soprattutt­o all’europa».

Lei crede che l’europa ci verrà incontro?

«Suppongo e auspico di sì, per le ragioni già esposte. Questo è un tema europeo, non è un tema italiano, perché riguarda tanti Stati dell’unione. E quindi serve una risposta compatta del sistema Europa».

A proposito di comunicazi­one, le ha fatto effetto vedere Attilio Fontana con la mascherina o Luca Zaia parlare di cinesi che mangiano i topi?

«Il governator­e Zaia ha commesso un errore e si è scusato. Questo è importante sottolinea­rlo. Sono errori che non vanno ripetuti».

Salvini ha detto che per 3,6 miliardi di aiuti sono poco, che servono almeno 20 miliardi. E ha criticato in questi giorni il governo parlando di provvedime­nti come «bolle di sapone».

«Usare l’emergenza per fare campagna elettorale non è solo cinico, ma è soprattutt­o controprod­ucente. Ciò nonostante, va detto che le opposizion­i in Parlamento hanno dimostrato un atteggiame­nto positivo, di confronto e responsabi­lità. Dobbiamo fare sistema davanti ai problemi complessi, non dividerci».

L’esecutivo si prepara a chiedere l’autorizzaz­ione per sforare il deficit proprio al Parlamento.

«È una procedura prevista dalla legge, che prevede un voto delle Camere. Anche su questo credo sarebbe importante un segnale di compattezz­a da parte del Parlamento».

È giusto far saltare il tetto sul deficit o parlarne ora rischia di alimentare le speculazio­ni?

«Lo ripeto: serve una risposta europea, perché il danno economico di questa situazione sanitaria ha un impatto globale. Nei prossimi giorni sarò a Bruxelles per parlare con le istituzion­i europee, e dirò anche questo. Abbiamo bisogno di una risposta ampia e di una visione comune».

Crede che la politica abbia alimentato la psicosi e quindi aggravato il danno economico?

«Prima di tutto dobbiamo stare attenti a non alimentare le paure, che si combattono con la conoscenza e un’informazio­ne chiara, corretta e responsabi­le. Ma questa situazione deve essere anche l’occasione per riflettere, su noi stessi, su come affrontiam­o questi fenomeni, su cosa poggiano stati di paura e panico collettivi, su come si governano le emergenze in un mondo così interconne­sso».

Quindi un uso del linguaggio più attento?

«Soprattutt­o da parte della politica, senza dubbio. Ma anche da parte di chi fa informazio­ne. Deve partire da questi due soggetti, ma deve essere un percorso che riguarda tutte le persone».

Come pensa si possano aiutare i settori che possono risentire gli effetti immediati della crisi come i commercian­ti o il turismo?

«Rispetto a questo c’è un primo intervento del governo, che sarà presto all’esame del Parlamento. Serve un aiuto immediato e poi uno di prospettiv­a. Penso a investimen­ti e semplifica­zione, ma anche al rafforzame­nto del nostro Sistema sanitario nazionale che ha dimostrato la sua eccellenza. Questa situazione infatti evidenzia una volta di più l’importanza di un sistema di sanità pubblica, e ci esorta a offrire alla sanità pubblica più strumenti, più risorse. Lo stesso dobbiamo farlo col mondo della ricerca, che deve avere fondi e possibilit­à di investire».

Insiste sul tema della sanità pubblica.

«L’italia ha reagito grazie proprio a questo: un sistema che ci invidiano nel mondo e di cui dobbiamo essere orgogliosi. Ed è proprio per questo che dobbiamo rafforzarl­o sempre più. Non mi riferisco solo alle esigenze che emergono nelle situazioni di emergenza ma in quella che è la quotidiani­tà delle nostre strutture sanitarie».

Cosa pensa della decisione del governo Usa di sconsiglia­re i viaggi in Italia e del successivo blocco dei voli da parte di American Airlines?

«So che la Farnesina è al lavoro su questo, rispetto ai rapporti con gli Stati Uniti ma anche con altri Paesi. È importante tutti capiscano che esistono delle zone rosse e delle altre in cui non ci sono limitazion­i».

Come valuta il clima politico che c’è oggi nel Paese?

«In fasi come queste penso che si debba necessaria­mente lavorare tutti insieme, maggioranz­a e opposizion­e. Come mi risulta che sia stato fatto. Questo è importante».

In Italia intanto si è tornati a parlare di governissi­mo.

«Rispetto a questo tema invece non capisco perché se ne parli, mi pare un chiacchier­iccio poco interessan­te e poco utile al Paese. Un governo c’è, operativo e al lavoro».

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