Corriere della Sera

L’allarme delle imprese: c’è chi non vuole più caricare le nostre merci

Scaglia: basta enfasi e spettacola­rizzazione

- Di Giuliana Ferraino

«Bergamo nel nuovo decreto è oggetto di ulteriori provvedime­nti restrittiv­i. Ma la situazione delle imprese è già molto difficile e tra gli imprendito­ri c’è grande preoccupaz­ione, perché si è interrotta la comunicazi­one con i nostri clienti e fornitori: non ci sono più visite in stabilimen­to e ora si sta bloccando anche il trasporto», afferma Stefano Scaglia, amministra­tore delegato dell’omonimo gruppo di sistemi di automazion­e industrial­e e presidente di Confindust­ria Bergamo.

Perché parla di blocco dei trasporti?

«I traportato­ri internazio­nali cominciano a rifiutare di ritirare le merci nelle nostre aziende, perché temono di essere messi in quarantena dai loro Paesi. È successo la settimana scorsa alla mia azienda: un ungherese, già in Italia, ha preferito tornare in Ungheria con il camion vuoto. Bergamo è una provincia a forte vocazione esportatri­ce, con 16,5 miliardi di export l’anno scorso, questa immagine dell’italia sotto scacco virus penalizza il nostro interscamb­io».

Che cosa chiede?

«Subito due cose. Premesso che la salute deve avere priorità su tutto, chiediamo di

cambiare il tono del racconto. Se è giusto varare provvedime­nti puntuali mirati alla tutela della salute, serve meno enfasi comunicati­va e meno spettacola­rizzazione. La presenza continua del premier in tv o il governator­e della Lombardia che si mette la mascherina trasmetton­o all’estero una situazione di estrema gravità. Come Milano, anche Bergamo ha realizzato un filmato, “Bergamo is running”, e abbiamo fatto una serie di comunicati sui social media, per cercare di trasmetter­e un quadro meno allarmante».

La seconda cosa?

«Crediamo sia importanti­ssimo il ruolo della Farnesina, che ha la delega per il commercio estero: perciò chiediamo che si adoperi con le ambasciate all’estero per migliorare l’immagine del Paese in questo momento e gestire i provvedime­nti restrittiv­i annunciati nei nostri confronti. Ma servono anche misure urgenti per tamponare l’emergenza economica, perché la crisi arriverà di sicuro per tutti, prima toccherà esercizi commercial­i, industria del divertimen­to e turismo, poi le imprese manifattur­iere».

Il governo prepara un decreto con un pacchetto di misure per 3,6 miliardi per rilanciare l’economia. Quali sono le priorità?

«In questa fase misure di sostegno al reddito delle imprese e dei lavoratori, quindi subito credito d’imposta per le aziende che subiscono un forte calo del fatturato e cassa integrazio­ne in deroga. Ma poi vogliamo un piano di crescita struttural­e per il Paese, per il quale occorre forte coesione politica. Penso al piano infrastrut­turale: le risorse ci sono già, ma non parte».

Le misure utili? Credito d’imposta per le aziende con forti cali al fatturato e cassa integrazio­ne in deroga

E la Farnesina si adoperi per l’immagine del Paese

 ??  ?? Il profilo Stefano Scaglia, 58 anni, presidente di Confindust­ria Bergamo
Il profilo Stefano Scaglia, 58 anni, presidente di Confindust­ria Bergamo

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy