Corriere della Sera

Trentatré guariti in un solo giorno I contagiati sono vicini a 1.700

I morti in Italia sono 41. Nel mondo oltre 88 mila casi Diciotto quelli a Milano, 46 nella città metropolit­ana In Cina dimessa dall’ospedale una donna di 98 anni

- Alessandra Arachi

I dati di ieri del coronaviru­s in Italia dicono che tra sabato e domenica sono aumentati tanto i contagi, più di 500 nuovi casi, ora arrivati a quota 1.694 (compresi i decessi e le guarigioni). Ma, al tempo stesso, c’è stato un boom dei guariti: 33 tutti insieme, non si erano mai visti in una sola giornata.

I decessi sono saliti a 41, anche se in un primo tempo la Protezione civile ne aveva certificat­i 34 e Angelo Borrelli, commissari­o straordina­rio di questa emergenza, aveva fatto sapere che «la dipendenza della morte dal coronaviru­s non è ancora accertata per nessuno di questi 34 casi». Ma il bollettino della Protezione civile aveva lasciato fuori sette deceduti, tutti in Lombardia, come ha comunicato in serata l’assessore al Welfare Giulio Gallera, facendo salire da 24 a 31 i decessi nella regione. «Sui dati vi è la più ampia trasparenz­a», ha poi precisato in serata il commissari­o all’emergenza Borrelli.

Il bollettino quotidiano non è confortant­e, tuttavia non ci fa vedere tutto nero, e gli esperti si augurano che entro la fine di questa settimana lo scenario possa cambiare, con il raggiungim­ento del picco e l’inizio della discesa dei contagi, come stanno ripetendo gli scienziati dell’istituto superiore di sanità.

Allo stato, c’è comunque da registrare un’impennata di casi nelle nostre regioni, con al primo posto quelli della Lombardia: sono 984 in tutto, con 18 casi soltanto a Milano e 46 in totale in tutta la città metropolit­ana.

Dopo la Lombardia ci sono l’emilia-romagna (285 casi), il Veneto (263), il Piemonte (49), le Marche e la Liguria (25), poi Campania (17), Toscana (13), Sicilia (9), Lazio e Friuli-venezia Giulia (6), Abruzzo (5), Puglia (3), Umbria (2) Calabria e Provincia autonoma di Bolzano (1) .

Risultano ancora «incontamin­ate» quattro regioni — ovvero la Sardegna, la Valle d’aosta, il Molise e la Basilicata — e la Provincia autonoma di Trento.

Guardando invece ai dati di ieri dell’epidemia di coronaviru­s nel mondo, emerge che i contagiati hanno superato gli 88 mila, le vittime sono tremila. La maggior parte dei contagi e dei decessi sono concentrat­i in Cina (79.826 casi, 2.870 morti), che supera di gran lunga la Corea del Sud che si pone al secondo posto con 3.526 contagiati (17 morti). Anche dalla Cina tuttavia arriva una bella notizia. È guarita la più anziana malata di coronaviru­s: ha 98 anni e ieri è stata dimessa assieme alla figlia dal Leishensha­n Hospital, nella provincia cinese dell’hubei.

Intanto il virus si sta diffondend­o in Europa: in Germania i contagi sono arrivati a quota 117, in Francia a 100 (si è ammalato anche un sindaco dell’alta Savoia), in Spagna a 76, in Svizzera a 22, in Austria a nove e — da ieri — si deve registrare l’arrivo del coronaviru­s anche in Portogallo con il primo contagiato. In Gran Bretagna si contano 35 casi.

Ma il coronaviru­s ha raggiunto anche i paradisi dei Caraibi. È sempre di ieri il primo caso di Covid-19 registrato nella Repubblica Dominicana: è un cittadino italiano di 62 anni che è arrivato lì il 22 febbraio e non presentava sintomi del virus. L’italiano è ricoverato nell’ospedale militare di Ramon de Lara a San Isidro.

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