Dal Pino: «Marotta pensa solo a sé e all’inter» La replica: «Una proposta irricevibile e provocatoria»
MILANO La spaccatura è profonda, ricomporre non sarà facile e non è detto lo si voglia fare davvero. Il consiglio straordinario della Lega serie A è stato fedele specchio della situazione attuale e ha deciso di non decidere e rinviare tutto all’assemblea di mercoledì.
L’appuntamento è stato più che altro un tutti contro tutti, finito tra accuse e liti. A fronteggiarsi il presidente della Lega, Paolo Dal Pino, e l’amministratore delegato dell’inter, Beppe Marotta, che aveva parlato di «campionato falsato» dopo i rinvii dell’ultima giornata e soprattutto di Juventus-inter.
«Venerdì l’amministratore delegato della Lega, Luigi De Siervo, e io abbiamo proposto all’inter di spostare il match a lunedì per disputarlo a porte aperte, l’inter si è categoricamente rifiutata, si assuma le sue responsabilità e non parli di campionato falsato. Marotta rappresenta le esigenze dell’inter, io tutelo la serie A», l’accusa di Dal Pino.
Il consiglio di Lega a quel punto ha preso una bruttissima piega, Marotta ha rimproverato a Dal Pino di essere rimasto fuori Italia e di aver proseguito il viaggio in Nord e Sud America per questioni legate ai diritti tv.
La replica dell’ad dell’inter è stata pesante. «La proposta di rinviare a lunedì era improvvida e provocatoria: irricevibile. Il pubblico sarebbe stato solo quello juventino, giocare a porte aperte sarebbe andato contro la logica della salute pubblica, presupponendo di fatto la scomparsa del Coronavirus in 24 ore: dalle porte chiuse di domenica a quelle aperte di lunedì. La proposta di fare giocare lunedì Juve-inter era soltanto un boccone avvelenato».
Non è finita lì, Dal Pino ha ribattuto: «Non era una provocazione giocare lunedì, ma una possibilità che seguiva l’indicazione della Regione Piemonte, poiché il termine dell’ordinanza restrittiva era fissato a domenica sera». Il presidente della serie A era piuttosto sconsolato per l’atteggiamento dei club: in un momento così, ognuno pensa ai suoi interessi personali.
A far saltare il banco è stato proprio il big match tra Juventus e Inter. «Se non ci fosse stata questa partita di mezzo tutto ciò non sarebbe succes
so», è l’accusa di Marotta. La situazione è di disagio per tutti, l’inter però non vuole essere danneggiata più delle altre squadre, peraltro ha il calendario più intasato e deve già recuperare due partite.
Al consiglio si sono vagliate le varie ipotesi: far slittare il campionato, traslocare la Coppa Italia, ma una strada per accontentare tutti non esiste. Il punto è non continuare a singhiozzo e senza uniformità. Mercoledì se ne riparlerà in un’infuocata assemblea, anche le piccole ora sono sulle barricate. Il caos rischia di avere un riflesso sulla posizione del presidente Dal Pino e dell’ad della Lega De Siervo: cosa sarà del loro futuro lo si capirà nelle prossime settimane.