Atalanta macchina da gol, anche il Lecce ne prende 7
Avanti 2-0, i nerazzurri si fanno raggiungere, poi si scatenano. Sono già 70 i gol segnati in campionato
LECCE Fanno più fatica i suoi cento tifosi a entrare allo stadio, controllati agli ingressi con i termoscanner anti-coronavirus, che non l’atalanta a spianare il Lecce con una ripresa che è un manifesto di calcio spettacolo. Sette gol al Via del Mare, 70 in 25 partite di campionato, il recupero pieno di Duván Zapata all’arte della chirurgia realizzativa: aspettando la capolista Lazio e il secondo atto con il Valencia in Champions League, la squadra di Gasperini si conferma la più bella della A.
Non importa che si assopisca nel quarto d’ora finale del primo tempo. Esce dagli spogliatoi, mette palla al centro, ritrova lucidità, ricomincia a combinare a uno, massimo due tocchi, aggredisce come un’ossessa e alla tripletta del colombiano aggiunge i timbri di Ilicic, Muriel e Malinovskyi. «Questo è l’aspetto che mi inorgoglisce di più — ha rimarcato Gasp al termine dell’ennesimo show —, riapriamo sfide che sembrano chiuse ma siamo capaci di risistemare la situazione. L’azione del 3-2 è frutto di una soluzione straordinaria fra Gomez e Ilicic. E se tolgo questi due, chiamo in causa Malinovksyi e Muriel e segnano pure loro. Complimenti a tutti».
Partita forte grazie all’inimmaginabile autorete di Donati (il terzino vuole rinviare di testa, manda il pallone nella sua porta) e alla formidabile zuccata di Zapata, la Dea ha il solo limite di estraniarsi dal campo per un quarto d’ora. Il tempo sufficiente a Saponara (gran destro all’incrocio) e Donati di riportare il Lecce all’intervallo sul 2-2. Quando rientrano sulla scena, però, i nerazzurri ne tornano assoluti padroni consolidando una classifica che, oggi, vale la riconferma in Champions. «Sarebbe un altro grande successo — ha spiegato Gasperini —, il mio e il nostro obiettivo è lavorare per crescere ogni anno un pochino di più. Se la prossima stagione saremo in grado di lottare per lo scudetto? La distanza con Juventus, Inter, Lazio e lo stesso Napoli è ancora troppo ampia». A vedere giocare (e vincere così) l’atalanta, però, viene facile credere il contrario.