Corriere della Sera

Mattia e Valentina, un bronzo storico a testa in giù

Skeleton, Gaspari-margaglio terzi al Mondiale. Lei: «Che ridere, non sono del colore giusto»

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Ci sono medaglie che non ti aspetti. Il bronzo iridato nel Mixed Team, specialità dello skeleton in cui prima la donna e poi l’uomo si buttano a testa in giù nel budello gelato (i tempi si sommano), è piovuto al collo di Mattia Gaspari e Valentina Margaglio quasi a loro insaputa. «Dopo la rottura del tendine d’achille ho dovuto cambiare lato di spinta: mai avrei pensato di farcela» spiega lui, già terzo ai Mondiali junior 2016, veterano a 26 anni di questo sport di super nicchia per stomaci forti, figlio di un’olimpiade minore che ci obbliga a occuparcen­e — al massimo — una volta ogni quattro anni. «Io pratico seriamente skeleton solo da un paio d’anni: ho una buona tecnica di spinta ma devo ancora imparare bene a guidare la slitta sulle piste della Coppa del mondo» racconta lei. In ogni caso, una medaglia storica: era da 72 anni — quando un fruttivend­olo di Bianzone (Sondrio), Nino Bibbia, conquistò l’oro all’olimpiade di St. Moritz ‘48 — che l’italia non saliva sul podio.

Figlia di un papà italiano (Francesco, oggi in pensione) e di una mamma della Costa d’avorio (Beatrice, lavora in una casa di riposo), ex atleta delle prove multiple, Valentina

si racconta dal pullmino che sta riportando a casa la squadra da Altenberg, rompendo il ghiaccio con una battuta: «Non sono del colore giusto per stare al freddo, mi faccio ridere da sola. Anche mamma me lo chiede: ma con tutti gli sport che potevi fare, proprio lo skeleton? I miei si sono conosciuti in Africa, dove papà andò volontario insieme all’associazio­ne di Don Ciotti. Viviamo a Pontestura, in provincia di Alessandri­a. Mio fratello ha giocato nelle giovanili del Parma, oggi allena. Io ho fatto la cameriera per mantenermi, ma da quando sono entrata nella Polizia

Penitenzia­ria posso finalmente allenarmi a tempo pieno». In uno skeleton di piccoli numeri (nel giro della Nazionale del d.t. Maurizio Oioli una quindicina di atleti provenient­i da atletica, calcio e rugby; appena sei le ragazze), Valentina è la speranza per i Giochi di Pechino 2022 e la risorsa per Milano-cortina 2026, l’olimpiade di casa a cui non vuole mancare: «Mi ero qualificat­a anche per Pyeongchan­g 2018 ma in ritardo: ero la prima delle escluse e sarei potuta entrare grazie alla defezione dei russi squalifica­ti per doping. Ma il Coni aveva deciso di non portare in Corea

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Mattia Gaspari, 26 anni, e Valentina Margaglio, 26
(Ap) Squadra Mattia Gaspari, 26 anni, e Valentina Margaglio, 26

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